Trevi nel Lazio. In un clima suggestivo, di grande partecipazione e fede si è svolta a Trevi nel Lazio all’interno della Collegiata per celebrare l’ottocentesimo della canonizzazione di San Pietro Eremita. Rocca di Botte sono legate da una antica tradizione di “Comparanza”, in ragione di fede e di solidarietà. “Non ci sono parole adeguate per descrivere il clima all’interno della nostra Collegiata, ieri sera – affermano alcuni fedeli di Trevi – tanta era l’emozione e la commozione nel momento in cui dall’ingresso principale, processionalmente, l’urna contenente le ossa del Nostro Santo Patrono, Pietro Eremita, dalla Cripta è stata portata, con altre reliquie, nella Chiesa superiore, per esporle alla vista dei fedeli, nella ricorrenza degli 800 anni dalla Sua canonizzazione”. Per questa importante occasione sono arrivati da Rocca di Botte, oltre cento “compari”, accompagnati dal loro parroco, don Callisto, e dal Sindaco, Fernando Marzolini. Don Alberto nel corso dell’omelia, ha ricordato che tutte le reliquie di San Pietro, resteranno esposte per l’intero mese di ottobre. La loro riposizione ci sarà il 1° novembre, festività di Tutti i Santi. L’anno speciale che si è aperto con la cerimonia svoltasi il 1° ottobre scorso si chiuderà il 1° ottobre del prossimo anno, con analoga cerimonia, che si terrà a Rocca di Botte. Per tutto l’anno saranno organizzate diversi eventi condivisi con l’amministrazione comunale. Alla celebrazione era presente presente una ampia delegazione del Comune di Trevi nel Lazio; il Sindaco Silvio Grazioli, il vice-sindaco Pietro Salvatori, l’assessore Stefania Mari e quasi tutti i consiglieri, per promuovere il ricordo, lo studio e la conoscenza di San Pietro.