Roma – Nella mattinata di eri 4 gennaio, si è tenuta la cerimonia per commemorare il 78mo anniversario della deportazione e dello sterminio dei cittadini romani, antifascisti ed ebrei (4 gennaio 1944). Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha deposto una corona al “Muro del deportato” nel Cimitero monumentale del Verano, alla presenza delle autorità cittadine e dei vertici della Comunità Ebraica romana, per rendere omaggio ai tanti cittadini romani uccisi nei campi di sterminio nazisti.
Giornata importante, quella del 4 gennaio, per ricordare i tanti romani deportati e uccisi nei lager; coltivando la memoria e contrastando l’oblio e l’indifferenza, oggi a rischio di divenire preponderanti per la distanza temporale e per l’età avanzata degli ultimi sopravvissuti. Oblio e indifferenza insidiosi, dato che costituiscono premessa al pericolo che tragedie di quella portata possano ripetersi. Da cui l’esigenza di soffermarsi sui luoghi che contengono le tracce di quelle vicende, trasmettendole alle nuove generazioni come un filo che non si spezza.
“Roma coltiva il valore della memoria, contro l’indifferenza, perché l’orrore non si ripeta mai più”, chiosa il sindaco.