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Roma, apertura pronto soccorso al Santo Spirito: una menzogna da raccontare

   Passerelle politiche in corsia d’emergenza, taglio del nastro con i lavori ancora in corso

ROMA – Continuano le buffonate di Stato, le vetrine di uno show che tentano di mostrare un mondo perfetto, all’avanguardia, progressista ed evoluto. Tutte balle !! Un altro episodio ridicolo abbraccia la Capitale, questa volta nella Sanità.

La cosa non stupisce perché non è né la prima né l’ ultima, da Zingaretti a Rocca cambia lo scettro ma il sistema è lo stesso.

Il pronto soccorso dell’ospedale S.Spirito è stato inaugurato ieri, con velocità è stato allestito un intero reparto, servito solamente come passerella mediatica a politici e dirigenti dell’azienda sanitaria, quello che non hanno mostrato però in fase di presentazione sui social, è che i lavori sono ancora in corso.

Si legge su Facebook – “ Taglio del nastro per il nuovo Pronto Soccorso del Santo Spirito. Uno sforzo straordinario per l’ospedale più antico d’Europa che da secoli porta avanti la tradizione dell’accoglienza. Ben quattro cantieri attivati che rimodulano assicurano una presa in cura adeguata rispetto all’afflusso di fedeli ipotizzato durante l’intero calendario giubilare.

Insieme a noi tutte le istituzioni che sono al lavoro per garantire la sicurezza dell’imminente anno, il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, il Direttore Urbani, il Commissario Straordinario Giuseppe Quintavalle e Roberto Massucci Questura di Roma e il nostro personale sanitario, dimostrando come sempre che insieme siamo pronti a dare una grande prova di accoglienza!”.

Il cantiere non è stato chiuso ma solo parzialmente aperto, gli operai hanno ancora molto da concludere, come del resto per tutti i cantieri aperti in città. Quello che emerge è una realtà di menzogne, intessono l’inganno con una rete di parole e spettacoli comico drammatici.

Le cose non funzionano è questa la realtà, in antitesi di quanto vogliono fare credere. Imbonire la società, con l’illusione del falso neoliberismo.

Non dicono però, nelle loro rappresentazioni scenografiche che i cantieri sono stati aperti troppo tardi, a ridosso dell’apertura della Porta Santa. Non ci vuole certo un genio per capirlo, è davanti agli occhi di tutti.

Per non parlare poi degli stanziamenti economici e la loro amministrazione, gare d’appalto truccate e affari d’oro, come le ultime indagine della Guardia di Finanza fanno trapelare sul Giubileo.

Il gioco in Italia è sempre lo stesso, belle parole, sorrisi e presentazioni da Hollywood, ma la tragedia che si osserva per le strade dello Stivale in tutti settori sociali economici è di famiglie che non riescono ad arrivare alla fine del mese, speculazione che aumenta, salari assolutamente inadeguati, natalità al di sotto della sufficienza, povertà in aumento, tagli dei posti di lavoro, della Sanità, della pubblica istruzione, aumento dell’età pensionistica, con pensione da fame. Chi ne ha più ne metta e questo per cosa? Per finanziare guerre, morte e distruzione.

Altro che stato del diritto, ma del terrore e del controllo.

Forse abbiamo capito cosa intendono loro con progresso, libertà, cultura della transizione.

Annichilimento culturale, controllo mediatico e inquinamento ambientale.

Il triangolo rovesciato, il nuovo ordine mondiale dell’uccidente che a Davos sarà presente nei mesi successivi.