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Roma Appia Run, in 4.000 al via. Vince l’azzurro Abdelwahed

Nella gara femminile, Anna Arnaudo trionfa e segna il nuovo record della competizione

ROMA – Il tiepido sole primaverile di questa domenica 10 aprile ha illuminato la 23esima edizione della Roma Appia Run, malgrado un vento gelido che ha sferzato i volti e irrigidito i muscoli dei 4.000 atleti al via. Nemmeno il tempo di smaltire la sbornia di allegria, colori e tanto sano agonismo, vissuta sabato pomeriggio allo stadio delle Terme di Caracalla grazie alla presenza di oltre 800 giovanissimi che si sono sfidati all’ultimo sprint nella più ricca e appassionante edizione del Fulmine dell’Appia (entusiasmo che è arrivato fino a Marcell Jacobs che ha voluto mandare il proprio messaggio di incoraggiamento ai tanti atleti in erba), che è già tempo di Roma Appia Run.

Fin dalle prime ore del mattino il vociante e rumoroso popolo del running ha animato lo Stadio Nando Martellini, in fremente attesa di correre una delle più celebri corse del panorama podistico capitolino, famosa per essere l’unica gara al mondo a disputarsi su ben cinque pavimentazioni diverse: asfalto, sampietrino, basolato lavico, sterrato e per finire la pista dello Stadio Nando Martellini alle Terme di Caracalla.

Il via puntualmente è arrivato alle 9.30 (alle ore 9.00 è invece partita la 4 km). A spuntarla, dopo un avvincente testa a testa, è stato l’azzurro Ahmed Abdelwahed (40:30) del G.A Fiamme Gialle, grande favorito della vigilia e reduce da una brillante prestazione ai recenti Giochi Olimpici di Tokyo sui 3.000 siepi, che ha avuto la meglio su Freedom Amaniel (40:39) all’ultimo strappo prima di entrare nello stadio di Caracalla. Ottimo terzo posto per Francesco Guerra (41:16).

Anche in campo femminile rispettati i pronostici con il successo di Anna Arnaudo, C.U.S Torino, che con il lusinghiero tempo di 45:25 ha battuto il record della Roma Appia Run. Alle sue spalle una sorprendente Sara Carnicelli dell’Atletica Vaticana (48:03) e Sveva Fascetti, G.S Fiamme Gialle, che ha fermato il cronometro sui 50:33.

“È stata una due giorni straordinaria, indimenticabile per tutti noi – ha commentato Roberto De Benedittis, presidente di Acsi Italia Atletica e organizzatore della manifestazione – Già dal sabato, quando una folla inimmaginabile di bambini (più che raddoppiato il numero di iscritti rispetto alle passate edizioni) ha infiammato di calore ed entusiasmo lo Stadio delle Terme di Caracalla; e poi l’emozionante gara di oggi che ha visto trionfare Abdelwahed e la Arnaudo, ma che soprattutto ha restituito ai romani un pezzo di storia del podismo capitolino, la nostra cara e amata Roma Appia Run. Oggi è una giornata di festa per tutti, soprattutto perché dopo due anni funestati dalla pandemia, finalmente siamo tornati a vivere una splendida giornata di sport all’aria aperta”.

È stato meraviglioso essere qui oggi e vincere a casa mia – le parole del vincitore, il romano Ahmed Abdelwahed – Il percorso è fantastico, le vie storiche di questa città incantevole, le cinque pavimentazioni diverse, la vista delle meraviglie di Roma mentre si corre, il pubblico romano sempre molto caloroso, tutti gli ingredienti per fare della Roma Appia Run una delle gare più belle in assoluto da correre. E adesso mi aspetta una stagione molto impegnativa ma estremamente stimolante“.

“Una bellissima gara – ha raccontato al termine della corsa una raggiante Anna Arnaudo – Mi sono divertita tantissimo perché il percorso è complicato, con tanti saliscendi oltre alla difficoltà delle pavimentazioni diverse, ma è estremamente vario e devo dire che mi è proprio volata. È la mia seconda volta qui a Roma e sono contentissima di essere tornata. E adesso inizia per me la stagione su pista”.

La manifestazione di corsa su strada, competitiva sulla distanza dei 13 km e non competitiva di 4 e 13 km, è stata organizzata da Acsi con la collaborazione di Acsi Italia Atletica e di Acsi Campidoglio Palatino, con il patrocinio di Coni, Fidal, Roma Capitale, Regione Lazio, Parco Regionale dell’Appia Antica e Parco Archeologico dell’Appia Antica.

Tutti gli atleti hanno corso con il pettorale su cui era stampato il numero 45587 di Emergenza Sorrisi. Sport e solidarietà si sono uniti ancora una volta per dare voce a chi non ne ha. Ed è così che si è rinnovata la partnership tra Emergenza Sorrisi e la Roma Appia Run. La competizione ha deciso di sostenere quest’anno le missioni chirurgiche organizzate da Emergenza Sorrisi per aiutare tutti quei bambini che soffrono di una grave malformazione del volto e sono in attesa di un’operazione capace di cambiare la loro vita per sempre. (www.dire.it)