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Roma, avviate le operazioni per la chiusura del campo rom “La Monachina”

Roma – Prosegue così, a pieno ritmo, il percorso di superamento e chiusura dei campi rom presenti a Roma. Ieri mattina gli agenti di Polizia del Gruppo XIII Aurelio, coadiuvati dalle pattuglie del GSSU (Gruppo Sicurezza Sociale Urbana) e dell’Unità SPE (Sicurezza Pubblica ed Emergenziale) hanno avviato  le attività per liberare il campo rom “La Monachina” delle ultime persone rimaste all’interno. Seguiranno la pulizia e lo smantellamento dell’area.

Nei confronti degli ultimi nuclei familiari presenti, circa una decina di persone, il personale dei servizi sociali ha attivato le procedure di ricognizione previste per fornire l’assistenza alloggiativa.
Rinvenuti anche una decina di animali, tra cani, gatti ed un porcellino d’india, che gli agenti hanno affidato alle cure della “Pet in Time” e dell’ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali).
Al termine dell’intervento, resterà costante l’opera di vigilanza.

“Dopo Schiavonetti, Camping River, Foro Italico e l’Area F del campo di Castel Romano, oggi chiudiamo anche il campo di Monachina. È un altro obiettivo che abbiamo raggiunto e che conferma l’impegno, assunto dall’Amministrazione, di chiudere gli insediamenti presenti in città, mettendo fine a un sistema che favorisce la ghettizzazione, che fa spendere milioni di euro ogni anno alla città e che crea disagi per i cittadini. Pugno duro, quindi, contro chi delinque e assistenza per chi, invece, ha bisogno di aiuto. È il nostro modello, la ‘terza via’ basata su inclusione e rispetto della legalità, sulla tutela dei diritti e sul rispetto dei doveri”, dichiara la sindaca Virginia Raggi.

“Né assistenzialismo fine a se stesso, né la chiusura dei campi senza reali alternative. A Roma non spostiamo il problema di qualche centimetro ma mettiamo in campo una metodologia precisa, una progettualità, un sistema che porti a una reale inclusione per chi si impegna in un percorso di autonomia. Durante il percorso di superamento del campo di Monachina sono stati 370 i colloqui effettuati dai funzionari dell’Ufficio Rom Sinti e Caminanti, oltre a quelli portati avanti dall’ente gestore, secondo la metodologia prevista dal Piano Rom che si basa sull’approccio uno a uno, come strumento motivazionale e di riflessione per un gruppo di persone che per anni ha subito solo interventi di contenimento, puramente assistenziali”, dichiara la delegata all’inclusione, Monica Rossi.