ROMA – Per il secondo anno, Roma Capitale è a Lampedusa con le scuole per commemorare le vittime del naufragio avvenuto il 3 ottobre 2013. Sono in partenza infatti oggi la delegazione istituzionale e le scuole che rappresenteranno Roma Capitale nelle iniziative organizzate dal Comitato Tre Ottobre sull’isola siciliana. Obiettivo: celebrare la Giornata della Memoria e dell’Accoglienza, istituita dalla legge 45/2016, di ricordare le 368 vittime del naufragio e di promuovere una riflessione sui temi delle migrazioni, dell’accoglienza e sul valore della vita di ciascun individuo.
A rappresentare Roma Capitale, delegata del Sindaco Roberto Gualtieri, ci sarà l’Assessora alla Scuola, formazione e lavoro, Claudia Pratelli, con lei l’Assessore alla Cultura, Miguel Gotor. Quest’anno le scuole coinvolte sono gli istituti comprensivi Octavia (Municipio XIV) e Poggiali Spizzichino (Municipio VIII).
Partecipano al viaggio anche la presidente della Commissione Scuola, Carla Fermariello, i consiglieri Tiziana Biolghini, Dario Nanni, Maurizio Politi e quattro assessori municipali.
“Anche quest’anno torniamo a Lampedusa, con molta emozione, carichi dell’esperienza dello scorso anno. – ha detto l’Assessora Pratelli- I nostri ragazzi e le nostre ragazze parteciperanno già da oggi, insieme a tanti e tante coetanee da ogni parte d’Europa, a seminari, workshop, dibattiti e spettacoli. Essere qui con gli studenti è le studentesse a distanza di 11 anni da quel tragico evento, significa soffermarsi a riflettere anche sulle migliaia di donne, uomini, minori che continuano a perdere la vita attraversando il Mediterraneo in fuga da guerre, povertà e sofferenze. Avremo momenti di restituzione e confronto perché questa è la scuola che immaginiamo: una scuola aperta, che non chiude gli occhi davanti alle contraddizioni del mondo, capace di stimolare pensiero critico. Qui si vive un momento di memoria ma soprattutto di riflessione. Sono orgogliosa di questa scelta con cui Roma Capitale prende parte e indica un orizzonte di società e di scuola.”
“Come ogni viaggio d’istruzione che proponiamo alle nostre scuole anche questo vuole aiutare i ragazzi a conoscere per imparare ad avere uno sguardo consapevole sull’oggi. Dal 3 ottobre del 2013, giorno del grande naufragio di Lampedusa, quella delle migrazioni è ancora una questione aperta che ci interpella tutti; sono decine di migliaia le persone che hanno continuato a morire nel Mediterraneo, in un contesto mondiale sempre più incerto, caratterizzato da guerre, persecuzioni, violenze, povertà estrema, crisi umanitarie. A Lampedusa, dove c’è la Porta d’Europa accompagneremo i ragazzi e le ragazze cercando di aiutarli a dotarsi degli strumenti necessari per leggere correttamente la complessità dei fenomeni, ad interrogarsi senza scorciatoie semplificatorie e a porre le basi per scrivere una pagina diversa della storia e del ruolo del nostro continente. Auguro quindi a noi tutti buon cammino, perché questa è soprattutto un’esperienza di crescita che facciamo insieme.” ha poi concluso Gotor.