Roma celebra la Repubblica con l’ultimo volo delle Frecce Tricolore, segno di speranza e rinascita per l’Italia
Roma – Strade chiuse al traffico, bus deviati e un orario inconsueto rispetto alle precedenti edizioni: quest’anno il 74esimo anniversario della Festa della Repubblica si è svolto in una Roma semovuota, a causa delle misure di contenimento per impedire il contagio da coronavirus.
Un 2 giugno diverso dal solito, sobrio, senza parate e fanfare, ma come sempre molto partecipato, nel segno della sicurezza ma anche della speranza e della voglia di ricominciare. Non si è rinunciato alla celebrazione, perché la tradizione e la memoria sono alla base dell’identità nazionale. Oggi, come 74 anni fa, l’Italia usciva dalla Seconda guerra mondiale, diceva addio alla monarchia e dava inizio alla Repubblica.
Quest’anno per il 2 giugno niente parata in via dei Fori Imperiali: tutti col naso all’insù, davanti a un cielo limpido, pronti all’emozione di vedere il bellissimo passaggio delle Frecce Tricolore sorvolare la Capitale durante la cerimonia di deposizione della corona di alloro da parte del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, presso l’Altare della Patria in piazza Venezia.
Si è chiuso così il giro d’Italia dell’Aeronautica Militare denominato “Abbraccio Tricolore”, per dare un messaggio di unione e speranza a tutto il popolo. Iniziato il 25 maggio, ha attraversato le maggiori città della penisola a partire da Milano e Codogno, le città più colpite dalla pandemia. Ha poi varcato i cieli di Torino, Genova, Firenze, Perugia, L’Aquila e il Sud Italia, incantando tutti gli astanti. E si è concluso oggi, a Roma, nel giorno della Festa della Repubblica, l’ultimo sorvolo della pattuglia acrobatica nazionale, dopo un lungo viaggio sui cieli d’Italia per stendere il tricolore come simbolo di speranza, unità e rinascita per un futuro migliore.