Roma – Continua ad aumentare il numero di donne seguite dai Centri Antiviolenza di Roma Capitale: sono 758 in totale le donne in carico alle strutture capitoline ad agosto 2020. I dati indicano un aumento del 32% di nuove utenti a luglio – il dato più elevato dell’anno con 100 nuovi ingressi – e un calo del 32% ad agosto.
L’aumento delle donne complessivamente seguite rispetto ai dati di luglio 2019 è del 20%, rispetto ad agosto 2019 del 54%.
Nel dettaglio, il monitoraggio delle attività dei Centri Antiviolenza di Roma Capitale conferma il trend in crescita del numero complessivo di donne in carico alle strutture capitoline: +7% a luglio rispetto a giugno, + 2% ad agosto rispetto a luglio. Il confronto dei dati con l’anno precedente conferma la tendenza in crescita del 2020. A luglio 2019 le donne seguite erano 377, a luglio 2020 sono 741, con un aumento del 49%. Ad agosto 2019 le donne seguite erano 351, ad agosto 2020 758, con un aumento del 54%.
I due indicatori presi in considerazione – donne seguite e nuove donne seguite – mostrano come la maggioranza continui nel percorso di sostegno.
Al 32% di nuove donne di luglio, che raggiunge il numero più alto di 100 utenti entrate nel circuito di supporto di Roma Capitale, corrisponde il trend di crescita assoluto del 7% rispetto a giugno.
Ad agosto il trend è leggermente in discesa, con 68 nuove utenti e un calo del 32% rispetto a luglio. Confrontando i dati con agosto 2019 il calo è del 12%: il totale delle donne seguite l’anno scorso erano 77, quest’anno sono 68.
Guardando al numero complessivo di donne seguite, però, anche ad agosto 2020 si registra un aumento del 2% rispetto al mese precedente, confermando la tendenza del mese: anche nel 2019 il mese di agosto aveva mostrato un calo anche se dimensioni più modeste.
Anche nei mesi estivi i Centri sono stati attivi H24, collegati al numero nazionale 1522 e raggiungibili anche con il nuovo servizio su WhatsApp.
L’Amministrazione capitolina ha avviato inoltre il servizio di cohousing in appartamenti, dove le donne insieme ai loro bambini possono completare in sicurezza il percorso fino alla piena riconquista dell’autonomia con il reinserimento lavorativo e sociale e investito sul progetto ‘A Scuola di Parità’ che ripartirà nelle scuole secondarie di secondo grado, per spiegare ai giovani che c’è sempre la possibilità di chiedere aiuto per uscire dalla spirale della violenza.