Roma – Tra le nuove possibilità annunciate dal decreto del 26 aprile, con l’inizio della cosiddetta fase 2 è prevista anche la riapertura di diversi parchi pubblici per permettere ai cittadini attività all’aria aperta, nel rispetto delle regole del distanziamento sociale e osservando il divieto di assembramenti. Anche Roma si prepara quindi a riaprire ville e parchi pubblici, ma non tutti insieme.
L’amministrazione capitolina sta studiando un elenco di una ventina di ville pubbliche che potrebbero riaprire i loro cancelli già da lunedì 4 maggio. Il provvedimento dovrebbe interessare in particolare Villa Borghese (che in realtà non è mai stata chiusa del tutto) e Villa Pamphili, i due polmoni verdi della Città Eterna, che potrebbero essere tra le prime venti. L’elenco dovrebbero comprendere anche: villa Paganini, villa Torlonia, villa Sciarra, villa Bonelli, parco Schuster, villa Gordiani, villa Ada, giardini Carlo Felice.
La logica è quella di ridare alla cittadinanza almeno un parco per municipio, permettendo così di poter beneficiare di uno spazio verde e riprendere le attività consentite all’interno di tali aree, ovvero passeggiate e attività motorie. Il problema principale sarà quello del rispetto delle regole, che saranno monitorate dai vigili urbani ma anche attraverso l’utilizzo di droni della Polizia di stato di Roma Capitale. I controlli saranno comunque intensificati già nel corso del primo maggio e durante il weekend, perché, come si sa, le cose cambieranno solo a partire dal 4 maggio.