Roma – Roma Capitale ha sottoscritto un protocollo d’intesa con l’I.R.C.C.S. San Raffaele Roma per la sperimentazione di un sistema di integrazione socio-sanitaria, destinata alle persone con “morbo di Parkinson e Parkinsonismi”.
Il protocollo, tramite il progetto CO-PARK “Il Comune per il Parkinson”, è finalizzato a fornire servizi di tele-assistenza, mediante l’attivazione della linea specifica 06 52252434 e del numero verde dedicato 800 848 438, attivi dal 1° febbraio dal lunedì al venerdì dalle ore 12 alle ore 15. Il progetto prevede anche l’utilizzo della piattaforma messa a disposizione dell’Università Telematica San Raffaele, rivolta agli utenti in assistenza domiciliare e ai loro caregiver, nonché tramite l’attività di formazione destinata agli operatori che prestano assistenza domiciliare, fortemente voluta dall’amministrazione per offrire servizi di qualità sempre maggiore.
Il sopraggiungere dell’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia da COVID-19, e i conseguenti provvedimenti dei DPCM, hanno imposto di rimodulare le attività di assistenza domiciliare. L’isolamento prolungato può generare o acuire per le persone in carico sensazioni di solitudine e abbandono, con possibili ripercussioni in termini emotivi e comportamentali. Si è resa quindi necessaria una particolare attenzione non solo rispetto all’attuazione delle misure di massima protezione, ma anche in merito allo sviluppo di progettualità di sostegno per affrontare il periodo attuale con i migliori strumenti psicologici, soprattutto in termini di capacità di resilienza.
Una particolare attenzione è stata rivolta alle persone in assistenza, soprattutto anziane, affette da morbo di Parkinson e “parkinsonismi” e ai loro caregiver.
Da tale necessità nasce il protocollo di intesa con il San Raffaele Pisana, in particolare con il Centro Parkinson diretto dal prof. Fabrizio Stocchi.
“Continuiamo a sostenere in ogni modo le persone anziane della Capitale, specialmente quelle che nel contesto attuale necessitano di particolare attenzione”, afferma la sindaca Virginia Raggi. “Con questo accordo diamo vita ad una sperimentazione innovativa che permetterà la creazione di un canale dedicato.”
“Abbiamo fortemente voluto questo progetto, per sostenere in modo concreto sia i pazienti in assistenza domiciliare che gli operatori, i caregiver e i familiari, attraverso la sinergia con una struttura di altissimo livello. Vogliamo mettere in atto una serie di azioni che possano sostenere le persone affette dal Morbo di Parkinson anche dal punto di vista psicologico e sociale, contrastando la percezione di solitudine e di abbandono generate dall’isolamento prolungato. Lavoriamo per garantire il massimo supporto a tutte le categorie più fragili”, afferma l’assessora alla Persona, Scuola e Comunità Solidale Veronica Mammì.
“È con immenso piacere che rendo nota la sottoscrizione di un accordo tra il nostro IRCCS e Roma Capitale, per garantire, in un momento così complesso, la continuità dell’assistenza alle persone fragili. Tale intesa costituisce una testimonianza della mission del nostro Istituto, volta a tutelare e garantire la miglior qualità di vita possibile a tutti i nostri pazienti”, dichiara il direttore scientifico IRCCS San Raffaele, prof. Massimo Fini.
“La fisioterapia, la logopedia e il supporto psicologico sono di fondamentale importanza per i pazienti con malattie neurodegenerative ed in particolare per coloro che soffrono di malattia di Parkinson e parkinsonismi – afferma il responsabile del Centro per la Cura e la diagnosi Parkinson IRCCS San Raffaele, prof. Fabrizio Stocchi. – Molti pazienti hanno riportato un peggioramento della loro condizione clinica dopo il primo periodo di lock-down ed hanno lamentato la difficoltà di avere supporto clinico, psicologico e soprattutto di non poter usufruire della fisioterapia. Il centro per la ricerca e cura della malattia di Parkinson del San Raffaele di Roma fornirà con un servizio di telemedicina corsi di fisioterapia, logopedia, supporto psicologico. Inoltre sarà attivo un numero verde per le urgenze terapeutiche. Grazie al comune di Roma per il sostegno a questa iniziativa. L’impegno per quanto riguarda la ricerca e le visite presso gli ambulatori saranno comunque mantenuti”.