Roma – Dopo il periodo di lockdown legato all’emergenza Coronavirus e l’inizio della Fase 2, gli operatori ecologici e la Polizia Locale di Roma Capitale hanno registrato a Roma un aumento dei casi di abbandono illecito di rifiuti. Si tratta di materiali spesso ingombranti che vengono lasciati dentro e davanti i cassonetti stradali, sui marciapiedi o nelle aree verdi della città, creando vere e proprie micro-discariche.
Per questo motivo la sindaca Virginia Raggi lancia l’operazione #Scaricalincivile contro “zozzoni” e incivili che sporcano la città. La Sindaca ha chiesto di rafforzare i controlli svolti dai gruppi territoriali e dal Nucleo Ambiente e Decoro della Polizia Locale di Roma Capitale (NAD). Ad aiutare gli agenti sono sempre più associazioni e anche singoli cittadini che denunciano questo tipo di illeciti.
Fondamentale l’utilizzo delle fototrappole, telecamere che consentono di scattare un numero molto elevato di immagini, grazie alle quali si è risaliti ai singoli incivili, a svuotacantine abusivi e, in alcuni casi, a vere e proprie organizzazioni criminali che sversano rifiuti nei terreni della Capitale. Grazie a questa tecnologia, nel 2019 e negli ultimi mesi del 2020 il Nucleo Ambiente e Decoro della Polizia Locale di Roma Capitale ha elevato circa 2.400 verbali (sui 4.000 elevati per reati di tipo ambientale), sequestrato 50 automezzi utilizzati per sversamenti illegali ed elevato sanzioni per circa 600mila euro.
È stato sanzionato con apposite ordinanze sindacali il fenomeno del cosiddetto “pendolarismo” dei rifiuti, ovvero persone che risiedono in comuni limitrofi a Roma e sversano i loro rifiuti nel territorio di Roma Capitale: sono state anche individuate le aree di Roma più colpite, come le strade consolari o i punti di accesso in città. Importantissime, inoltre, le attività svolte dal Nad nel contrasto allo smaltimento illecito di materiali ospedalieri o pericolosi nei cassonetti della città.
Nelle scorse settimane è stata firmata un’ordinanza sindacale che prevede multe fino a 500 euro per chi abbandona in strada guanti e mascherine usati. Questi rifiuti, così come previsto dalle norme nazionali e regionali, devono essere conferiti nei contenitori della raccolta indifferenziata.
In concomitanza con l’avvio della “Fase 2” delle misure di contenimento della diffusione del Covid-19, le squadre di Ama hanno rimosso, dal 4 al 14 maggio, complessivamente oltre 126 tonnellate di materiali effettuando circa 200 interventi, in turno diurno e notturno. I dati recenti, purtroppo, rilevano un incremento del fenomeno che è passato dalla media di 6-7 tonnellate al giorno rimosse ad aprile alle 10-12 tonnellate giornaliere del 4/14 maggio.
“Abbiamo dichiarato guerra a chi sporca Roma, le nostre strade, i nostri parchi”, dichiara la sindaca Virginia Raggi. “Questi zozzoni offendono tutti noi cittadini e non rispettano la nostra città. Abbiamo messo in campo un’azione sinergica di contrasto ai reati ambientali: un’operazione composta da diversi strumenti che mira a punire e a prevenire comportamenti illeciti come il conferimento errato di rifiuti nei cassonetti stradali, o molto più grandi come lo smaltimento illegale di ingombranti o l’interramento di rifiuti nei terreni. Stiamo portando avanti questa battaglia grazie anche all’aiuto di associazioni e cittadini che sono stanchi di vedere i propri quartieri e la loro città offesa e maltrattata da questi incivili zozzoni. Bisogna segnalare queste persone. Lo ripeto: non è un invito alla delazione ma alla responsabilità e a prendersi cura della nostra Roma”.