Roma – Uno dei posti più belli della Capitale sta perdendo tutto il suo fascino a causa dei cantieri aperti che limitano il passaggio e deturpano il panorama. Stiamo parlando del Gianicolo, un gioiello nel cuore di Roma, dove la statua di Garibaldi, situata nel punto più alto del colle, è tuttora rovinosamente circondata da transenne, reti e ponteggi che ne danneggiano l’immagine.
L’imponente statua equestre dedicata all’eroe del Risorgimento italiano fu colpita da un fulmine circa due anni fa, e da quel momento chiusa dalle transenne in vista della ristrutturazione. Uno dei luoghi simbolo della città e uno dei personaggi simbolo dell’Unità d’Italia rischia l’abbandono totale da parte delle istituzioni competenti. Cittadini e turisti nel vedere il degrado in cui versa un punto così importante non possono che restarne rammaricati e contrariati e definiscono questo stato di cose una vergogna. A chi spetta il recupero della statua? Al Campidoglio? Ai Beni Culturali? Possibile che rimettere in sesto un monumento sia un’impresa tanto ardua, più ardua della storica “impresa dei Mille”? Urge ridare smalto e valore ad un pezzo di storia, che non è solo un blocco di marmo e bronzo, ma una parte fondamentale della nostra identità.