Roma, Metro C chiusa per mancanza di personale, Codacons: “episodio gravissimo”
Il Codacons annuncia esposto alla Procura della Repubblica di Roma per interruzione del servizio
Roma – La settimana si è aperta con un lunedì nero nella Capitale, che ha visto la chiusura improvvisa della Metro a causa della mancanza di personale Atac. Per diverse ore i viaggiatori si sono ritrovati sprovvisti di un servizio che inevitabilmente ha portato al collasso diversi bus e navette, stracarichi di gente, in barba ad ogni norma anti Covid.
“Questa mattina – si legge in un comunicato pubblicato lunedì 23 novembre dall’Associazione TrasportiAmo – i pendolari del popoloso quadrante Est della Capitale, Municipio VI, si sono svegliati con la Metro C completamente interrotta, da Pantano a San Giovanni, per l’indisponibilità del personale, rimasto a casa causa Covid-19, stando alle fonti interne”.
“Sembra di assistere a una farsa – prosegue il comunicato -: siamo curiosi di sapere quante altre metropolitane automatiche al mondo si siano mai bloccate per questa motivazione. Infatti, considerando che i turni vengono assegnati in largo anticipo, Atac non poteva non conoscere la situazione, o così almeno dovrebbe essere. A meno che quei dipendenti non abbiamo dato tutti forfeit stanotte, un’ipotesi, questa, assai improbabile.
Secondo il nostro modesto parere, ci troviamo di fronte all’ennesimo cortocircuito dell’Azienda e di riflesso di Roma Capitale: la prima incapace di organizzare il lavoro, di dare all’utenza una comunicazione decente e di predisporre un adeguato servizio sostitutivo; la seconda incapace di sovrintendere ai processi di una sua controllata, ancora peggio.
Da stamane ci segnalano ritardi, assembramenti nelle poche vetture messe a disposizione, contro ogni logica sanitaria, e un’informazione scadente. Pendolari lasciati allo sbando, al completo abbandono. L’assessore capitolino alla mobilità, anziché inveire contro il personale, ci dica perché è ancora chiusa la tratta Centocelle-Giardinetti della ferrovia Roma-Giardinetti, indispensabile per alleggerire la Metro C, e ci dica perché non ha profferito parola in merito alle corse soppresse sulla Roma-Viterbo”.
Il Codacons interviene: “episodio gravissimo”
Ma la questione, almeno questa volta, non è rimasta sottaciuta: subito dopo l’accaduto il Codacons si è espresso nel merito, dichiarando l’episodio “gravissimo”. “E’ inaccettabile che in una metropoli come Roma una intera linea della metropolitana si fermi per carenza di personale – ha affermato il presidente Carlo Rienzi. Una situazione che configura l’ipotesi di interruzione di pubblico servizio e apre il fronte civilistico in favore degli utenti privati immotivatamente di un servizio per cui avevano pagato un regolare abbonamento”.
Per tale motivo il Codacons ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Roma, in cui si chiede di aprire un’indagine sull’accaduto, per la fattispecie di interruzione di pubblico servizio, accertando le responsabilità connesse alla chiusura della linea C. L’associazione chiede inoltre ad Atac e Comune di Roma di prevedere indennizzi per tutti gli abbonati anche allo scopo di evitare iniziative legali da parte degli utenti danneggiati.