Roma – Dalla Riserva Naturale della Valle dell’Aniene al Parco dell’Appia Antica passando per i parchi Casilino, Tiburtino, Centocelle, Serenissima: è l’Anello Verde, una rete naturalistica e ambientale che riconnette la città con il paesaggio e i suoi spazi pubblici attraverso i nodi dell’Anello Ferroviario, per uno sviluppo sostenibile del territorio.
L’Anello Verde è una visione d’insieme che propone una strutturale continuità tra paesaggi, sistemi ambientali e nuova accessibilità dal sistema dell’Anello Ferroviario: una potenzialità mai pienamente attuata del territorio romano. Una cerniera reale tra i luoghi – spiega il Campidoglio – attraverso una connessione concreta tra la rete del ferro e la mobilità dolce. Il tutto, in un approccio che punta a valorizzare il patrimonio culturale, archeologico e paesaggistico; integrando questi spazi nella vita quotidiana dei cittadini e puntando allo sviluppo sostenibile.
La delibera che istituisce l’Anello Verde, spiega sempre il Campidoglio, “è frutto di due indirizzi dell’Assemblea Capitolina che hanno posto le basi per una rinnovata visione del quadrante est della Capitale”, determinando una vera trasformazione dell’assetto urbano. Che comporta, ad esempio, novità per la Stazione Tiburtina (trasferimento e recupero di spazi) e aumento di verde pubblico in tutta l’area considerata. Verde la cui estensione è già tra le più alte d’Europa in rapporto alla densità abitativa.
Tra gli interventi definiti prioritari si preannunciano: la chiusura a est della “Cintura dei Parchi”, grazie allo stralcio del piano precedentemente previsto per nuove cubature nelle aree SDO Casilino e Centocelle; la ridefinizione degli interventi nell’area di Pietralata; il nuovo assetto d’ambito Tiburtina, l’area con la maggiore potenzialità di sviluppo della Capitale.
L’Anello Verde si fonda su cinque pilastri: ambiente, mobilità intelligente e alternativa, qualità e integrazione, sviluppo sostenibile, ascolto e partecipazione. Vedi qui i dettagli, illustrati dal Campidoglio punto per punto.