ROMA – Eur spa mette in campo 120 milioni per rilanciarsi e risanare le casse. Con questa somma, oltre a rimettere in ordine i conti, tra le altre cose riqualificherà le facciate dei palazzi razionalisti e ammodernerà il Palazzo dello Sport. E tra le novità contenute nel nuovo piano spunta anche un intervento per rendere balneabile il laghetto.
Il nuovo piano industriale triennale di Eur spa è stato presentato questa mattina alla commissione Capitolina Bilancio, dove ha ricevuto parere positivo, da Paolo Aielli, direttore del Dipartimento Partecipate del Comune. Si basa su quattro linee di intervento. La prima riguarda lo sviluppo delle attività del business immobiliare con nuovi progetti e ipotesi di locazione del patrimonio di Eur spa. A questa voce andranno 45 milioni, che saranno usati, in particolare, per la valorizzazione e la messa in sicurezza di alcuni edifici, nello specifico quelli del ventennio rivestiti in marmo. I palazzi saranno anche adeguati alla normativa antisismica e si procederà in alcuni casi all’efficientamento energetico, alla rimozione dell’amianto e ad alcune opere interne. La seconda è lo sviluppo del business congressuale. Qui sono previsti 16 milioni per il consolidamento strutturale del vecchio Palazzo dei Congressi, in particolare delle lastre di marmo instabili, e altre risorse per il nuovo layout della Nuvola al fine di un rilancio della programmazione di congressi. Sulla Nuvola sarà anche realizzato un sistema di energia fotovoltaica e arriveranno un impianto WiFi, impianti di efficientamento energetico, un nuovo ristorante e un nuovo bar.
La terza linea di interventi è quella dedicata alla gestione e rigenerazione dei parchi, dei giardini e del laghetto, con 41 milioni. In questo caso si parla di interventi per la rifunzionalizzazione delle varie aree verdi dell’Eur con l’introduzione di tecnologie multimediali per favorirne la fruibilità digitale, il recupero di essenze, la realizzazione di impianti di irrigazione e la bonifica del bacino artificiale dell’Eur, il cosiddetto ‘laghetto’, per una spesa di 8 milioni. In questo caso, tramite la bonifica dei fanghi e del trattamento delle acque, l’obiettivo è quello di arrivare alla balneabilità del lago stesso. Sullo sfondo, fuori dal piano, resta il discorso dell’ Acquario, dato per pronto diverse vole salvo veder sempre svanire l’obiettivo ad un passo dall’arrivo, realizzato con fondi privati. Aielli in questo caso ha ricordato l’interlocuzione con la società responsabile dei lavori e delle “rassicurazioni” ricevute sul percorso intrapreso per arrivare ad una prossima apertura. (www.dire.it)