ROMA – Tragedia sfiorata a piazza Venezia, a Roma, dove un enorme pino si è schiantato a terra intorno alle 7.30 di stamattina. Le radici dell’albero hanno ceduto, causandone la caduta fortunatamente nel lato interno dell’auiola dal lato di piazza San Marco, evitando danni a persone o veicoli. Sul posto la Polizia locale di Roma Capitale e il Servizio giardini del Campidoglio, che hanno delimitato l’area interessata dall’incidente intorno alla quale si sono raccolti turisti e curiosi.
ALFONSI: VERIFICHE SU ALTRE ALBERATURE
L’Assessora all’Agricoltura, ambiente e Ciclo dei rifiuti di Roma Capitale Sabrina Alfonsi ha immediatamente effettuato con il Sindaco Gualtieri un sopralluogo in Piazza San Marco dove si è verificato il cedimento di un pino che ha coinvolto anche due cipressi. Al sopralluogo per individuare le cause dell’evento hanno preso parte anche i tecnici del Dipartimento Tutela Ambientale che hanno rilevato la presenza di un fungo cariogeno nella parte centrale dell’apparato radicale che è risultato, inoltre, parzialmente compromesso, probabilmente per i lavori di sistemazione del marciapiede risalenti al Giubileo del 2000.
Il pino, alto circa 25 metri e di età intorno agli 80 anni, era stato sottoposto a controlli e prove di trazione nel 2020 che avevano indicato buone condizioni di salute e di stabilità. Nel 2022 il pino era stato trattato con endoterapia contro la cocciniglia tartaruga e le indagini visive non avevano individuato criticità.
“Da domani mattina saranno effettuate dal Dipartimento Tutela Ambientale le indagini agronomiche, incluse le prove di trazione sui pini presenti, su tutte le alberature del quadrante per verificarne stato di salute e di sicurezza. Tali indagini verranno poi estese a tutta l’area di Piazza Venezia e di Via dei Fori Imperiali. Intensifichiamo le azioni di prevenzione e di cura delle alberature della città, a partire dalle zone di maggiore frequentazione. Un lavoro che ha già dato risultati evidenti, riducendo gli eventi di schianti dai 143 del 2018 ai 36 del 2022”, dichiara l’Assessora Alfonsi. (www.dire.it)