ROMA – Occupato a Roma anche il ‘Morgagni’, a Monteverde. Solo ieri era successo in altri cinque licei della Capitale: ‘Vittoria Colonna’, ‘Orazio’, ‘Aristofane’, ‘Archimede-Pacinotti’ e ‘Nomentano’. Questa mattina, anche gli studenti del ‘Morgagni’, quindi, hanno scelto la stessa forma di protesta. “Non abbiamo avuto altre possibilità in quanto, fin dall’inizio dell’anno scolastico, abbiamo cercato un dialogo con la Presidenza che ci è stato negato- scrivono in un comunicato- porteremo avanti la nostra protesta nel pieno rispetto delle norme anti-Covid vigenti affinché la salute di tutte e tutti possa essere tutelata”, assicurano.
Alla base del gesto ci sarebbero motivazioni di “carattere strettamente politico. Questo momento non sarà di puro svago o meramente aggregativo, bensì intendiamo costruire percorsi di critica e di lotta nei confronti dell’attuale gestione del sistema d’istruzione- continuano i giovani- L’attuale esecutivo nazionale, con le riforme previste dal Pnrr, consegna alle studentesse e agli studenti un sistema scolastico in cui le attività di Pcto avranno sempre più importanza e i problemi reali della scuola non saranno risolti; continueremo a vivere in istituti in cui il sovraffollamento delle classi, gli ambienti fatiscenti e le figure di presidi-manager saranno la normalità. Il Governo Draghi si appresta a dare il colpo di grazia all’istruzione pubblica, già tramortita dalla Buona Scuola”.
“Siamo i primi amanti della nostra scuola, il ‘Morgagni’, e per questo vogliamo viverla al meglio ma, purtroppo, a causa della decadenza strutturale della scuola, non possiamo riappropriarci dei nostri spazi- aggiungono gli studenti e le studentesse- In questi mesi ci è stato negato pure più volte il diritto di fare Assemblea d’Istituto in presenza con scuse e menzogne varie, costringendoci a riunirci al di fuori dell’istituto e, di conseguenza, facendo perdere legittimità a questo fondamentale momento. Con la mobilitazione siamo riusciti ad ottenere la rimozione dei banchi da ‘Piazza’, uno spazio esterno del nostro istituto, storicamente luogo di aggregazione per le ‘morgagnine’ e i ‘morgagnini’, che era stato adibito a deposito di materiali. L’agitazione collettiva ha preoccupato la preside che ha ben pensato di sospendere uno studente“, concludono gli studenti. (www.dire.it)