ROMA – Prima della pandemia da SarsCovid-19, la Capitale vantava di enormi flussi turistici e occupazionali, sebbene le condizioni della città non fossero perfettamente adeguate, con evidenti deficit. Dal cambio della guardia in Campidoglio, sembra che riguardo il decoro urbano e il suo restyling , i servizi del trasporto pubblico, ancora tuttavia da migliorare sulle operazioni di raccolta rifiuti, sembrano aver avuto una svolta di slancio verso il miglioramento.
Vero è che la città ora è un cantiere a cielo aperto, il che, crea disagi nel flusso del traffico locale e nell’agile mobilità dei cittadini, ma ciò evidenzia il fatto che essa sta ripartendo, e quelle mancanze che vi erano una volta, stanno via via migliorando. Non è una critica all’ex Sindaca Raggi ne un elogio all’attuale Roberto Gualtieri, ma solo una semplice costatazione. Da far notare che probabilmente le mancanze di allora furono per uno stagnamento dei fondi e dei finanziamenti, che oggi sono in gran quantità elargiti? Sarà perché l’Europa vede in Gualtieri uno strumento di cambiamento per la famosa transizione ecologica e la green economy? Domanda e risposta aporetica, ma osserviamo il presente.
L’Istat fa registrare invece rispetto al pre-pandemia un’impennata di presenze turistiche, nuovi posti di lavoro e finanziamenti da capogiro, una fioritura a nuova era quella della Capitale. A dichiaralo in un post sui social il Sindaco Gualtieri – ” Roma è ripartita e va anche oltre la fase pre-pandemia. I numeri record sull’occupazione registrati da Istat confermano la vitalità della nostra città, che è tornata ad attrarre investimenti, anche in settori innovativi, registra numeri record sul turismo e crea nuovo lavoro. Il Piano di investimenti pubblici senza precedenti che abbiamo messo in campo ha dato una scossa, dopo anni di stagnazione. Ora il nostro compito è andare avanti veloci con la trasformazione della città, per continuare a creare nuove opportunità di crescita e di lavoro di qualità che sia sempre più stabile e con salari adeguati”.