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Roma, sopralluogo Gualtieri per la messa in sicurezza della voragine a Tor de’ Schiavi

Roma –

Sono iniziati i lavori di messa in sicurezza della voragine che si è aperta nel 2021 all’interno di un complesso Ater. Roma Capitale, pur non avendo funzioni amministrative dirette né sulla strada, né sul complesso Ater, a tutela della salute pubblica, ha preso in carico la problematica e avviato ispezioni e lavori. Il cantiere ha un costo di 300mila euro del bilancio capitolino e durerà circa 3 mesi; non influisce sulla viabilità, trovandosi in un’area di accesso Ater.

 

Questa mattina il Sindaco Roberto Gualtieri, con l’assessore ai Lavori pubblici Ornella Segnalini, il Presidente del Municipio Mauro Caliste e i tecnici dei Dipartimenti Lavori pubblici (Csimu), Urbanistica (Pau) e Protezione civile, ha effettuato un sopralluogo per verificare l’avanzamento dei lavori.

 

La voragine si è aperta a gennaio 2021 all’interno di un comprensorio Ater a causa delle radici degli alberi che hanno danneggiato la fogna in mattoni, causando delle perdite idriche. Ciò ha determinato il crollo della volta, dando origine alla voragine. In via provvisoria, per non interrompere mai il servizio all’utenza Acea ha ricostruito il sistema fognario danneggiato, creando un bypass. Nel frattempo, il Csimu, per conoscere in maniera dettagliata le cavità presenti in prossimità della voragine e progettare l’intervento di riempimento in modo preciso, ha eseguito un rilievo laser scanner (georeferenziato).

 

Interventi come questo che abbiamo appena avviato a Tor de’ Schiavi richiedono particolare attenzione e un preciso lavoro scientifico per l’elaborazione della mappatura e del progetto finale. Questa voragine si è aperta più di tre anni fa, c’è stata una lunga discussione per stabilire chi doveva intervenire, perché ci troviamo in un complesso Ater e non spetta a Roma Capitale fare i lavori nell’area. Alla fine, pur non avendo competenza diretta, con l’assessora Segnalini abbiamo deciso lo stesso di intervenire con i nostri Dipartimenti. È stato fatto uno studio accurato per la conoscenza del terreno e ora siamo pronti per i lavori grazie al progetto del Dipartimento Csimu. I lavori finiranno fra tre mesi e la voragine verrà ricoperta“, ha dichiarato il Sindaco Gualtieri, dopo l’ispezione della voragine.

 

L’avvio dei lavori ha seguito un iter particolare – ha commentato l’assessore Segnalini -. Infatti, pur non essendo una competenza del Dipartimento Csimu abbiamo deciso di intervenire per non creare ulteriori disagi ai residenti e mettere in sicurezza l’area. Non era più pensabile di lasciare così la situazione. I Dipartimenti Csimu, Pau e Protezione civile hanno fatto un ottimo lavoro di progettazione e ora procediamo spediti. Purtroppo – prosegue Segnalini -, il problema delle voragini è causato da più fattori ed è costantemente attenzionato. Nel 2023, il Csimu è dovuto intervenire in diversi casi sulla viabilità principale e fornire più volte assistenza per i cedimenti occorsi lungo le strade locali dei Municipi, come sta accadendo in via Menas e come è successo in via Zurla, sempre nel Municipio V. Investiamo una spesa annuale di circa 2 milioni per il pronto intervento per la mitigazione del rischio idrogeologico connesso alle criticità idrauliche, oltre ad un Accordo Quadro dedicato alle indagini geologiche di circa 350mila euro. Lo studio delle cavità è un’attività importante ma anche complessa, per questo al fine di completare e migliorare il censimento e lo studio delle cavità sotterranee, è stato costituito un gruppo di lavoro al quale partecipano varie strutture capitoline, tra cui i Dipartimenti Csimu, il Pau e Protezione Civile”.

 

La messa in sicurezza

Il progetto di messa in sicurezza è stato realizzato con il contributo sinergico dei geologi del Dipartimento Csimu, del Dipartimento di Urbanistica Pau e del Dipartimento di Protezione civile nell’ambito delle attività del Tavolo Tecnico Interistituzionale “Voragini e Cavità Sotterranee” del Municipio Roma V. L’intervento consiste nel confinamento delle cavità circostanti e nel riempimento delle gallerie e della voragine. Infine, si procederà al ripristino della tubatura idrica e al rifacimento del manto stradale nelle aree interessate dal cantiere.