Roma – Le attività, quelle poche ormai rimaste aperte, sono con i conti in rosso e non per via del Natale ma per i costi di gestione che in relazione alle entrate comportano una remissione giornaliera elevata.
Il flusso si è ridotto notevolmente, e la stazione certo non è piu’ quella di una volta. Eppure la domenica di esodo massivo Roma Tiburtina è lo specchio triste di una Italia che non si muove, e non come vogliono probabilmente farci credere. Poche persone ovunque, tutte con mascherina e distanziate. Occhi spenti, binari e treni semivuoti.
Poi il lockdown che da domani blocca le regioni e fino al 7 gennaio metterà l’Italia in un frigo congelatore rosso-arancione che non sarà certo dimenticato a lungo. La capitale romana vede un afflusso nelle vie del centro, ammassate grazie anche alla chiusura dei centri commerciali.
I treni, in compenso viaggiano in perfetto orario.