Roma – Una storia di spessore morale accaduta nella capitale romana che è degna di essere raccontata. A renderla nota è la stessa Atac di Roma e di seguito riportiamo integralmente il comunicato che narra una vicenda dapprima triste e poi a lieto fine.
“Capita spesso agli autisti Atac di trovarsi davanti viaggiatori che chiedono aiuto, con la speranza di poter ritrovare qualcosa di loro proprietà dimenticata sul bus prima di scendere.
Così come è successo a Fabio, autista di Grottarossa, che pochi giorni fa, al capolinea Conca d’Oro, ha incrociato il piccolo Tomas, un giovane studente di 13 anni di origini egiziane che, con le lacrime agli occhi, sperava di poter ritrovare il suo tablet, lasciato su un sedile della linea 86, quella che prende tutte le mattine per andare a scuola.
Alcune volte va bene, altre – come in questo caso – no. Purtroppo, nulla da fare: del tablet nessuna traccia.
Tomas, disperato, racconta al nostro autista quanto è costato alla sua famiglia comprare quel dispositivo che lo ha aiutato tanto durante la didattica a distanza e che è ormai diventato uno strumento indispensabile per seguire le lezioni. Demoralizzato, non vuole andare a scuola e non ha nemmeno il coraggio di tornare a casa, per raccontare ai genitori cosa gli sia accaduto.
Il nostro Fabio lo sostiene e dopo averlo riportato a lezione a bordo dell’86, chiama addirittura il padre del ragazzino e gli racconta la storia. Ma non si ferma qui. Ne parla ai colleghi, nasce un tam-tam spontaneo e in pochi giorni viene organizzata una colletta. Fabio raccoglie circa 500 euro e, visto che la solidarietà a volte è contagiosa, acquista un nuovo tablet, migliore del precedente, grazie anche allo sconto fatto dal rivenditore al quale aveva raccontato il fatto.
Oggi al capolinea Conca d’Oro Tomas, ignaro di tutto, è venuto accompagnato dal padre, nostro ‘complice’. Ad accoglierlo Fabio assieme a Valentina, Andrea, Patrizia, Stefano, Maria Pia, Stefania e Luigi, altri colleghi della rimessa di Grottarossa che non si sono voluti perdere la faccia sorpresa e felice del piccolo studente che, grazie al grande cuore della gente di Atac, ora ha un nuovo tablet.
Ringraziamo i colleghi che rendendoci partecipi di questa bella storia ci hanno permesso di raccontarvela.”