Saman e Mahsa, storie di donne “fuori posto”: a Gerano un incontro per parlare di coraggio e diritti
Gerano – Gerano dice stop alla violenza, e quest’anno, in occasione della Giornata Mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne lo farà attraverso storie di ragazze iraniane che hanno perso la vita per ribellarsi al regime talebano. Ragazze che avevano il diritto di vivere, ma eroicamente si sono ribellate per rivendicare la propria libertà.
E’ un tuo diritto, e sai che c’è in gioco la tua vita. Hai 18 anni, sei nel fiore della giovinezza, eppure compi un gesto estremo che, forse, nella tua cultura, può essere l’ultimo: ti togli il velo e lo bruci. Sai che puoi morire. Oppure rifiuti il marito che ti obbligano a sposare. Sai che non può esserci scampo per questa ribellione, eppure lo fai, e hai solo 18 anni. L’assassinio di Saman a Novellara d’Italia, e gli assassini in Iran di Mahsa Amini e di tante altre ragazze iraniane uccise dai talebani di cui non sappiamo il nome, delle migliaia arrestate mentre manifestano per strada, ci parlano del loro coraggio e gridano giustizia, libertà affinché qualcosa, un giorno, possa cambiare. Ribaltare una condizione di sottomissione femminile al regime talebano, che non accetta compromessi.
Il comune di Gerano, per ricordare queste e tante altre storie di donne coraggiose e “fuori posto”, terrà una conferenza dal titolo “Saman e Mahsa: il coraggio delle donne. Storie di donne fuori posto”, per ricordarle e parlare di questo tema di grande attualità in occasione della Giornata Mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
L’incontro si terrà nell’Aula Consiliare del comune di Gerano il 27 novembre alle ore 16.30.
Parteciperanno all’evento il sindaco Danilo Felici, l’assessore alla cultura Maria Luisa Censi e poi studiosi, sociologi e altre figure professionali che daranno il loro contributo. Si ascolteranno poi testimonianze dirette e saranno presenti anche gli alunni della scuola secondaria di primo grado con disegni, ricerche e letture sulla condizione della donna in Iran.
Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.