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San Michele Arcangelo, la ricorrenza tra culto e devozione!

Il 29 settembre! San Michele è il patrono dei soldati, dei poliziotti e dei paracadutisti. Rappresenta la giustizia divina, la protezione e il coraggio. Il suo culto è diffuso in tutto il mondo, e molte chiese e istituzioni portano il suo nome.

San Michele Arcangelo è una delle figure più affascinanti e venerate nella tradizione cristiana, e la sua storia si intreccia con la spiritualità, la teologia e la devozione di milioni di fedeli in tutto il mondo. Michele, il cui nome deriva dall’ebraico “Mi-ka-El”, significa “Chi è come Dio?”, una domanda retorica che sottolinea la sua difesa della supremazia divina contro il male.

Origini bibliche

La figura di San Michele compare sia nell’Antico che nel Nuovo Testamento. Nel libro di Daniele, Michele è descritto come il “grande principe” che protegge il popolo d’Israele. È presentato come un potente angelo guerriero che lotta per la giustizia divina e contro le forze del male. In Daniele 12:1, Michele è descritto come il protettore dei figli del popolo di Dio, particolarmente durante i tempi di grande tribolazione.

Nel Nuovo Testamento, San Michele viene menzionato esplicitamente nel Libro dell’Apocalisse, dove guida l’esercito celeste nella battaglia contro il drago (Satana) e i suoi angeli ribelli. Questo conflitto culmina con la vittoria di Michele e la cacciata di Satana dal cielo (Apocalisse 12:7-9). Qui Michele non solo rappresenta la forza militare degli angeli, ma incarna anche il difensore della verità e della giustizia divina contro la ribellione e il peccato.

Il Culto di San Michele

Il culto di San Michele Arcangelo si è sviluppato nei primi secoli del cristianesimo, inizialmente legato alla sua figura di protettore e difensore contro il male. A partire dal IV secolo, la devozione verso di lui iniziò a diffondersi in tutto l’Impero Romano. Uno dei santuari più antichi e importanti dedicati a San Michele è il Santuario di Monte Sant’Angelo, situato sul Gargano, in Puglia. Questo luogo, secondo la tradizione, fu scelto dallo stesso Michele come punto di incontro tra cielo e terra, ed è diventato una delle mete di pellegrinaggio più importanti del cristianesimo.

Oltre che come difensore, Michele è stato venerato anche come angelo guaritore. In tempi antichi, la sua figura era spesso associata alle guarigioni miracolose e alla protezione dalle pestilenze. Durante il Medioevo, numerosi altri santuari dedicati a San Michele sono stati costruiti in Europa, tra cui il famoso Mont Saint-Michel in Francia, che sorge su una piccola isola rocciosa nella Normandia, ed è anch’esso meta di pellegrinaggio e simbolo di devozione al santo.

Michele nelle diverse tradizioni religiose

San Michele Arcangelo non è una figura importante solo nel cristianesimo. Anche l’ebraismo e l’islam riconoscono la sua esistenza e il suo ruolo. Nella tradizione ebraica, Michele è visto come il protettore d’Israele e colui che combatte per la giustizia divina. È l’arcangelo che si oppone a Satana nel difendere l’integrità del popolo eletto.

Nell’islam, Michele (Mīkāʾīl) è uno degli angeli più venerati. La tradizione islamica lo descrive come l’angelo responsabile della natura e delle forze fisiche, come la pioggia e il vento, e lo riconosce come una figura di grande potere e autorità sotto il volere di Allah.

Simbolismo e iconografia

San Michele Arcangelo è spesso raffigurato nell’arte cristiana come un guerriero celeste, armato di spada o lancia, nell’atto di schiacciare il drago, simbolo di Satana. La sua figura rappresenta la vittoria del bene sul male, della luce sulle tenebre, della giustizia sulla ribellione. Spesso porta anche una bilancia, simbolo del giudizio, in quanto secondo la tradizione è lui che pesa le anime dei defunti nel Giorno del Giudizio.

Nell’iconografia orientale, specialmente nell’arte bizantina, Michele è rappresentato in modo solenne e regale, con indosso vesti sontuose e a volte con una lancia o un globo che rappresenta l’autorità divina. La sua immagine ha attraversato i secoli, influenzando profondamente l’arte e la spiritualità cristiana.

San Michele oggi

La devozione a San Michele Arcangelo è ancora viva e vibrante nel XXI secolo. In molte comunità cattoliche, San Michele è invocato come protettore e intercessore, in particolare nei momenti di difficoltà. La sua preghiera, conosciuta come la “Preghiera a San Michele Arcangelo”, scritta da Papa Leone XIII nel 1886, è ancora recitata da molti fedeli per chiedere protezione contro le forze del male:

“San Michele Arcangelo, difendici nella battaglia; sii nostro sostegno contro la perfidia e le insidie del diavolo. Che Dio eserciti il suo dominio su di lui, te ne preghiamo supplici; e tu, o Principe della Milizia Celeste, con la potenza divina, ricaccia nell’inferno Satana e gli altri spiriti maligni, che si aggirano per il mondo a perdizione delle anime. Amen.”

In un mondo che spesso appare dominato dal caos e dal conflitto, San Michele continua a rappresentare la speranza di una giustizia superiore e di una protezione divina contro il male.

San Michele Arcangelo è una figura di grande rilevanza spirituale, che attraversa le barriere religiose e culturali. Con la sua spada alzata, è il simbolo eterno della lotta tra il bene e il male, della giustizia divina e della protezione dei deboli. La sua storia è una testimonianza del potere della fede e della speranza che, anche di fronte alle più grandi tribolazioni, il bene trionferà sempre.