Lo scorso 20 dicembre è stata presentata a Rebibbia una nuova iniziativa, con il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti che ha annunciato “Liberi@mo la salute: Telemedicina negli Istituti Penitenziari”. Non si tratta di una nuova tecnologia o di uno dei più innovativi giochi online, ma di un progetto concreto che ha un nobile scopo all’interno della comunità.
La presentazione è stata organizzata presso il Teatro del Polo Penitenziario di Rebibbia, con molti ospiti conosciuti, tra i quali la Ministra alla Giustizia Marta Cartabia. Oltre a lei hanno preso parte all’evento Giorgio Casati, Direttore Generale ASL Roma 2, Roberto Tartaglia, Vice Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, Francesco Gabbrielli, Direttore del Centro Nazionale per la Telemedicina dell’Iss e molte altre personalità influenti.
Il progetto
“Liberi@mo la salute: Telemedicina negli Istituti Penitenziari” è un progetto con l’ambizioso obiettivo di garantire un miglioramento nell’ambito dell’assistenza dei pazienti all’interno degli Istituti di pena. Il sistema introdotto tramite il progetto include elementi essenziali al giorno d’oggi, come televisite, teleconsulti, telerefertazione e telemonitoraggio. Tramite questi strumenti, il medico del penitenziario sarà in grado di acquisire e analizzare i dati del paziente nel carcere, per poi inviarli direttamente allo specifico reparto ospedaliero con l’ausilio di un dispositivo di videoconferenza. Grazie a questo processo, lo specialista potrà collaborare con il medico del penitenziario nella formulazione della diagnosi e nella decisione delle strategie da mettere in atto per la guarigione del paziente.
Le dichiarazioni
Di rilievo le dichiarazioni della Ministra della Giustizia Marta Cartabia, che afferma: “Abbiamo bisogno più che mai di interventi concreti, che affrontino gli sterminati bisogni della vita quotidiana in carcere, a cominciare da quello della salute, il più impellente in questo tempo di pandemia”.
Anche Nicola Zingaretti sottolinea l’importanza del progetto, che per il Presidente della Regione Lazio è il primo passo verso un nuovo modello di sanità. Il progetto partito da Rebibbia infatti, dove è situato il Polo penitenziario più grande d’Italia, sarà un esempio da seguire in tutte le strutture del Lazio, e avrà un grande impatto sulla gestione della salute dei detenuti.
“Liberi@mo la salute: Telemedicina negli Istituti Penitenziari” è un progetto ben definito, ed è un esempio concreto di come è possibile migliorare la società tramite i benefici offerti dal progresso tecnologico.