Santa Lucia, antichissima ricorrenza d’inverno
Oggi, 13 dicembre si festeggia Santa Lucia, protettrice della vista e degli occhi
Come tante festività cristiane, anche la ricorrenza di Santa Lucia ha antiche origini pagane, origini naturalmente connesse al solstizio d’inverno e al ritorno della Luce. Per esempio Santa Lucia e Sant’Antonio Abate in antichità erano rispettivamente le celebrazioni di inizio e di fine del periodo solstiziale invernale, come ricordano molti proverbi regionali dialettali, che tradotti si riassumono così: “a Santa Lucia una punta d’ago, a Natale un passo di gallo, all’Epifania un’oretta e a Sant’Antonio un’ora buona”.
Tutti chiari riferimenti al moto del sole nel periodo del solstizio d’inverno.
Papa Gregorio ebbe il merito di cercare senza sosta un sistema che permettesse di calcolare con certezza la caduta della Pasqua, allineandola con il calendario. Soluzione che venne trovata da una particolare figura di matematico, medico, frate ed astronomo calabrese di Cirò, a nome Aloysius Lilius (Luigi Lilio). E ‘una storia affascinante, visto che il concetto stesso di scienza nascerà decenni dopo con Copernico, Newton, Galilei. Questo monaco, cagionevole di salute tanto che morirà lasciando al fratello Antonio il compito di sottoporre a Gregorio i risultati delle sue ricerche, basate sul computo del tempo attraverso il metodo delle Epatte, farà parlare Antonino Zichichi di “intuizione mistica”, vista la mancanza assoluta di mezzi e la difficoltà di condurre osservazioni astronomiche e calcoli matematici al limite della perfezione. E fu così che, il 4 ottobre 1582, papa Gregorio XIII comprendendo che i giorni bisestili del calendario giuliano creato 1600 anni prima, erano troppi, perché a quel tempo ancora non cadevano ogni 4 anni, il tempo era fuggito in avanti. Per questo fermò il calendario per ben 10 giorni.
Il mondo contadino però è lento nei cambiamenti e riserva molta importanza alla qualità del tempo e degli eventi, per questo motivo anche se Santa Lucia dal 23 dicembre passò al 13 dicembre, oltre 500 anni fa, per tutti rimase sempre “il giorno più breve che ci sia”, come effettivamente era prima dell’avvento del calendario gregoriano.
Santa Lucia “apre” il periodo della rinascita del Sole innanzitutto a partire dal nome: Lucia, da luce. A seconda delle tradizioni regionali Lucia può anche volare (specie su un asinello) e qui c’è uno stretto collegamento con il volo sciamanico che ha dato origine anche al volo mitico della Befana: un ennesimo elemento da collegare ai topos del solstizio invernale. La “santa” porta i doni (come Babbo Natale) mettendoli nelle calze (come la Befana). Inoltre Lucia ovviamente assume in se le caratteristiche solari: la luce, il fuoco, gli occhi, la corona luminosa in testa con cui la si vede volare. In Scandinavia e nei Paesi baltici c’era una figura mitica femminile con la luce tra i capelli, antecedente l’introduzione della festa di Santa Lucia: questo è il principale motivo per cui la venerazione della santa italiana si è diffusa in Svezia, un luogo molto lontano sia fisicamente che culturalmente dalla zona d’origine di Santa Lucia.
Infine Lucia porta i simboli agresti della rinascita similmente a Demetra e ad altre divinità femminili della Magna Grecia, proprio dove il suo culto si era inizialmente affermato: le spighe di grano o spighe di cereali in genere. Il simbolismo di Demetra infatti era rappresentato dalle spighe di grano, dalla rinascita e dalla luce. La palma al posto della spiga tra le mani della Santa è un cambiamento cristiano postumo. La figura di una divinità munita di spighe cerealicole è “intercambiabile”: c’è tanto al solstizio invernale quanto alle celebrazioni estive.
Persino la parte agiografica che racconta come la Santa fu gettata in un postribolo, e che i cristiani pretendono essere una vicenda veramente accaduta, in realtà ricalca il mito precristiano della vergine rinchiusa nel lupanare, mito che preesisteva anche nella cultura egizia.
Tra le divinità che richiamano la medesima ricorrenza solstiziale vi è anche la Dea sabina Lucina, pur se l’etimologia del nome è discussa (lucus a non lucendo), ed è discussa anche l’attinenza con Santa Lucia. Giunone Lucina potrebbe essere stata una “antenata” pagana di Santa Lucia, e veniva a sua volta onorata attorno al 13 dicembre: sta di fatto che è verosimile che Lucina fosse una divinità con attributi solstiziali come lo erano numerose altre Dee.”
(Tiziana Elena Cecchel)