Sante Marie – Ieri mattina un operaio del Comune di Sante Marie, durante un giro di ricognizione del territorio, ha notato che alcuni dei tanti camminatori intenti in questi giorni a percorrere il cammino che parte da Sante Marie e fa un giro di 100 chilometri tra Abruzzo e Lazio, stavano attraversando una zona diversa. Dopo essersi fermato e aver parlato con loro si è reso conto che era successo qualcosa perché gli stessi camminatori avevano riferito di non aver trovato frecce lungo il cammino.
Passando poi lungo il tratto del Cammino dei Briganti indicato si è reso conto che decine di frecce con le indicazioni del percorso erano state spaccate e altrettanti paletti rimossi e abbandonati lungo la strada. In questi giorni il cammino dei briganti è letteralmente preso d’assalto dagli amanti del turismo green per questo il personale del Comune di Sante Marie e della Riserva naturale Grotte di Luppa si sono subito attivati per realizzare delle frecce provvisorie e fornire le giuste indicazioni ai camminatori evitando così che possano crearsi disagi.
“E’ paradossale che nei giorni in cui registriamo il maggiore afflusso di camminatori dobbiamo preoccuparci dei vandali che spaccano frecce e paletti sistemati lungo il cammino per dare informazioni ai turisti”, ha commentato il primo cittadino di Sante Marie, Lorenzo Berardinetti, “purtroppo non è la prima volta che capita e per questo siamo stati costretti a rivolgerci alle autorità competenti presentando una denuncia contro ignoti. Questo atteggiamento oltre a essere irrispettoso del lavoro altrui è anche denigratorio per il nostro paese e per il nostro territorio che tanto sta facendo per crescere e svilupparsi.
Ho già informato dell’accaduto Luca Gianotti, ideatore del cammino, e per evitare disservizi ai nostri ospiti abbiamo creato delle frecce provvisorie che stiamo provvedendo a sistemare dove sono state tolte. Mi auguro che lo spirito di accoglienza e di condivisione per il quale il nostro paese si è sempre contraddistinto non venga mai meno e che episodi del genere possano rimanere casi isolati”.