Vallepietra. Il problema del distacco massi nella zona del Santuario è tutt’altro che risolto, domenica scorsa un altro masso si è staccato dalla parete dove si trova il Santuario della Trinità, sfiorando la tragedia. Per l’episodio è stata presentata una denuncia ai Carabinieri di Vallepietra, ed ecco i fatti come li ha raccontati l’avvocato del padre del ragazzo di cui si riporta uno stralcio del verbale proprio per riportare fedelmente le dinamiche dell’accaduto:
“Domenica alle 10.30 circa, un mio assistito, A. U. di Sonnino (LT), si trovava a piedi in compagnia di suo figlio anni 15 e della sua famiglia nella piazzetta antistante il Santuario della Santissima Trinità di Vallepietra, quando un masso di pietra delle dimensioni di circa 30 cm x 40 cm si staccava dal costone roccioso che sovrasta il predetto Santuario e precipitava sull’area sottostante percorsa dai fedeli a pochi passi dall’uscita delle sale ex voto.
A causa dello schianto al suolo, il masso si frantumava e taluni frammenti colpivano il figlio Alessandro tanto da procurargli lesioni. Il minore veniva in seguito trasportato con mezzi propri al Presidio Ospedaliero “Spaziani” di Frosinone per i dovuti accertamenti e le cure opportune.
Si precisa che al Santurio della Santissima Trinità di Vallepietra (RM) non ci sono punti di assistenza medico-sanitaria ne fissi ne mobili. Tanta paura e apprensione anche tra tutti i fedeli che nella circostanza erano in preghiera all’aperto durante la funzione religiosa tenuta a pochi metri dal luogo della caduta del masso. Per i fatti sopra esposti veniva ratificata denuncia presso la stazione dei Carabinieri di Vallepietra da parte del genitore del giovane. “Il mio assistito vuole sensibilizzare tutti i lettori sulla pericolosità dell’intera area del Santuario della Santissima Trinità di Vallepietra, meta di tanti fedeli”, ha spiegato il legale Fabrizio Cappio, “sottoposta a rischio frequente di caduta massi nonchè per denunciare il fatto a tutte le autorità affichè intervengano per la messa in sicurezza del luogo sacro onde evitare eventuali conseguenze fatali”.
Dunque il problema resta tutto intero ed ora questa ulteriore vicenda potrebbe causare l’intervento del Prefetto di Roma.