“S|confinamenti” è la nuova stagione del Teatro dell’Opera di Roma
Con il bilancio in attivo e 28 serate in più rispetto allo scorso anno, il Costanzi si conferma eccellenza italiana aperta alla città
ROMA – Il sipario di una nuova stagione al Teatro dell`Opera di Roma, quella 2023/2024, si apre il 27 novembre, una data storica per il Teatro Costanzi che nello stesso giorno del 1880 accendeva i riflettori per `la prima delle prime,
11 titoli d`opera, 5 concerti, 7 balletti e 10 nuove produzione, di cui 6 di opera e 4 di danza, con 28 serate in più dello scorso anno: sono questi i numeri di `S|confinamenti`, una ricca stagione presentata stamattina dal direttore Michele Mariotti, dal sovrintendente Francesco Giambrone, alla presenza del sindaco di Roma (presidente della Fondazione Teatro dell`Opera) Roberto Gualtieri e ancora del presidente della Camera di Commercio di Roma, Lorenzo Tagliavanti, Eleonora Abbagnato, direttrice del corpo di ballo del Teatro dell`Opera, Simona Renata Baldassarre, assessore alla Cultura Regione Lazio e Barbara Marinali, Presidente Acea.
“Aperto, curioso, sensibile, inclusivo, sfidante” sono questi gli aggettivi che già dallo scorso anno rappresentano la stagione e la direzione del Teatro dell`Opera di Roma. Passato, presente e futuro in una programmazione che punta a innovazione e sperimentazione e che rafforza l`obiettivo di portare questa `istituzione` dentro la città, grazie alla rete di collaborazioni istituzionali che coinvolge il MAXXI, che ha coinvolto l`artista Giulio Paolini per la realizzazione dell`immagine di questa nuova stagione, Musica per Roma, EUR S.p.A. attraverso EUR Culture per Roma, Romaeuropa Festival, l`istituzione Università e Concerti, Festival Equilibrio, La Soprintendenza Speciale di Roma, le Università e il mondo della scuola, Atac e tutti i Municipi della città. Tra le iniziative per romani e turisti tornerà per esempio `Linea Opera`, un progetto in collaborazione con ATAC che porta cittadine e cittadini ad assistere alle prove generali al Teatro Costanzi al costo di soli 5 euro: sul bus in partenza da diversi municipi anche una speciale guida a bordo per preparare il pubblico all`opera in cartellone.
“Nei primi mesi del 2023- ha spiegato il sovrintendente Francesco Giambrone- il Teatro anche con produzioni non necessariamente di grande repertorio ha registrato una percentuale di occupazione dei posti in sala media del 91%. Un teatro per essere sano e vivo deve essere pieno, aperto e con i conti in ordine, proprio due giorni fa il Consiglio di Indirizzo ha approvato il nono bilancio in attivo di questa Fondazione. Ci dichiariamo molto soddisfatti e ribadiamo la volontà di non essere un teatro che si chiude in una bolla di autocompiacimento con i grandi artisti che porta dentro. Ci interroghiamo sempre su quello che accade intorno a noi. Viviamo la dicotomia tra l`essere un teatro di comunità e l`essere un teatro di rappresentanza della città: queste sono le nostre due anime e la nostra grande sfida”. (www.dire.it)