Scontri a Roma, la difesa del prefetto: “La cornice di sicurezza predisposta era adeguata”
Matteo Piantedosi spiega come "solo nelle ultime ore prima dell'evento è stato possibile rilevare un livello di partecipazione molto elevato" e che "l'uso della forza deve essere sempre ponderato con equilibrio"
ROMA – Dopo gli scontri alla manifestazione dei ‘No green pass’ a Roma e l’assalto di alcuni facinorosi alla sede della Cgil, si è accesa la polemica politica sulla risposta delle forze dell’ordine. Matteo Salvini e Giorgia Meloni hanno attaccato il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese per la scarsa preparazione o la sottovalutazione dell’evento, a cui hanno partecipato leader di Forza Nuova come Roberto Fiore e Giuliano Castellino, quest’ultimo già sottoposto a Daspo, che sono poi stati arrestati.
E mentre il Pd ha annunciato di essere al lavoro per presentare una mozione che preveda lo scioglimento del movimento estremista, posizione con cui concorda anche il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, il prefetto di Roma, Matteo Piantedosi, in una nota ha analizzato i disordini di sabato, che hanno avuto una coda nella nottata tra sabato e domenica con l’assalto al Pronto soccorso dell’ospedale Umberto I. “Come sempre avviene in simili occasioni, abbiamo analizzato la manifestazione, preavvisata per il pomeriggio di sabato, nella consueta riunione settimanale del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, svoltasi il venerdì antecedente – spiega il prefetto – Solo nelle ultime ore prima dell’evento, man mano che diverse migliaia di persone giungevano da tutta Italia nella Capitale, è stato possibile rilevare un livello della partecipazione non solo quantitativamente molto elevato ma pure caratterizzato dalla variegata composizione dell’adesione alla manifestazione, verso la quale andavano confluendo da persone comuni a gruppi organizzati di facinorosi”.
Ma la risposta delle autorità, sottolinea Piantedosi, è stata comunque pronta: “Le Forze dell’ordine hanno in ogni caso predisposto una adeguata cornice di sicurezza per fronteggiare anche le frange più radicali della protesta, coniugando sempre meritoriamente la risolutezza degli interventi con la doverosa constatazione che la maggior parte dei manifestanti, al di là del merito dell’iniziativa, esprimeva in maniera non violenta il proprio dissenso: l’uso della forza, difatti, è qualcosa che deve essere sempre ponderato con equilibrio, soprattutto quando si fronteggiano gruppi indistinti di persone”.
“In tale scenario alcuni appartenenti a Forza Nuova, con un gesto oltremodo proditorio, hanno deviato dal percorso intrapreso dai partecipanti per il deflusso, e dopo aver tentato ripetute azioni di forza, hanno perpetrato un vile e violento attacco, invadendo la sede della Cgil e riuscendo a forzare la barriera che le Forze di polizia avevano eretto a protezione dell’ingresso. L’invasione – specifica il prefetto – ha avuto durata limitata, con le Forze dell’ordine che successivamente riuscivano a liberare l’immobile prima che i danni si aggravassero ulteriormente, ma è stata in ogni caso sufficiente per evocare di per sé i momenti più bui della vita del nostro Paese e restituire plasticamente la carica eversiva e antidemocratica che si annida nelle deprecabili azioni di questi delinquenti“.
Per questo, Piantedosi manifesta la sua solidarietà al sindacato guidato da Maurizio Landini: “Ci tengo in proposito ad associarmi ai sentimenti di vicinanza e solidarietà che un coro unanime ha rivolto al Sindacato, e garantisco che sarà massima la determinazione e l’impegno per far sì che a questo vile gesto seguano conseguenze esemplari. Non è possibile escludere che il tentativo dei membri di Forza Nuova di innalzare il livello dello scontro si ricolleghi anche ad un’azione di forte contrasto di cui nell’ultimo anno gli stessi sono stati destinatari, articolatasi sia con interventi specifici da parte delle forze di polizia nei confronti di alcuni loro leader sia per mezzo dello sgombero che abbiamo effettuato di due immobili che avevano abusivamente adibito a loro sedi. E questo tipo di attività proseguiranno senza sosta anche nell’immediato futuro, in ogni direzione possibile”.
Il prefetto di Roma prosegue con “un ringraziamento anche alle donne e agli uomini delle Forze dell’ordine – e solidarietà a chi è rimasto ferito negli scontri – che con grande professionalità ed equilibrio hanno garantito la possibilità di manifestare pacificamente a chi ne aveva diritto e al contempo hanno gestito una situazione di straordinaria difficoltà con sangue freddo e equilibrio, procedendo all’arresto dei criminali nelle ore immediatamente successive alla manifestazione. È necessario che l’intera società civile sia coesa in una unanime espressione di indignazione verso chiunque utilizza ogni pretesto al solo fine di esercitare violenza e porre in essere atti sovversivi della democrazia, abusando delle libertà riconosciute ad ogni cittadino”, conclude Piantedosi. (www.dire.it)