Scoperto laboratorio clandestino della cocaina a San Basilio, arrestato il “produttore”
Le dosi dal valore di circa 150 mila euro destinate al mercato nero del Lazio e dell'Abruzzo
Roma est Un vero e proprio laboratorio clandestino dove veniva raffinata e tagliata una ingente quantità di cocaina purissima è stato scoperto dai Carabinieri della Stazione di Roma San Basilio che hanno anche arrestato un ragazzo di 24 anni di origini calabresi. Una cantina in disuso era stata trasformata in un piccolo opificio dove dalla cocaina pura venivano ricavate le “dosi” da immettere sul mercato, con tanto di presse, una idraulica e una pneumatica; fornetto essiccatore; macchina per il vapore che serviva da collante per la polvere tagliata e tutto il materiale necessario per il confezionamento.
I militari stavano transitando in via Recanati quando hanno notato l’uomo confabulare con un’altra persona e lo hanno fermato. Originario della provincia di Reggio Calabria, con precedenti, in tasca i Carabinieri gli hanno trovato una chiave che si è scoperto aprire la porta di una cantina in disuso nella stessa strada. Perquisito il locale, sono stati rinvenuti 1,084 Kg di sostanza stupefacente del tipo cocaina purissima che una volta tagliata avrebbe fruttato circa 2,5 kg da cui, secondo i prezzi delle dosi a San Basilio, si sarebbero potuti ricavare più di 150.000 Euro.
L’arrestato, accusato di detenzione ai fini di spaccio, è stato trattenuto in camera di sicurezza per essere sottoposto questa mattina al rito direttissimo presso le aule del Tribunale. Al termine dell’udienza di convalida, il giudice ha disposto per lui la custodia cautelare in carcere in attesa del giudizio. Stando alle prime indagini la cocaina era destinata al mercato clandestino del Lazio e dell’Abruzzo.