Roccaraso – L’Abruzzo forte e gentile vacilla rispetto all’accoglienza turistica di Roccaraso. Troppa gente, troppo afflusso, troppi pullman. Di fronte ad un caos di presenze generate da un tam tam social media, ma anche dal fascino della bella località sciistica abruzzese il primus inter pares, ossia il sindaco chiede aiuto. Tavolo in prefettura all’Aquila sull’ordine pubblico e poi Francesco Di Donato chiede l’intervento dell’Esercito per mettere ordine e ricondurre i turisti a più miti consigli, ossia quello di starsene alle case.
L’effetto social media dunque che vede protagonista Roccaraso crea allarme, preoccupazioni istituzionali. Per il prossimo fine settimana si parla inoltre delle targhe alterne, il metodo degli anni 70, quando veniva consentita la circolazione ai veicoli in targhe pari e dispari con il numero finale nel giorno della domenica. Scoppia così il caso Roccaraso che approda nei Tigì nazionali, una reprimenda a chi sceglie in massa di andare sulla neve di Roccaraso? Insomma l’immagine del luogo non sembra essere troppo accogliente, probabilmente ci saranno stati e potrebbero esserci disagi, ma il turismo è pur sempre una risorsa.
Tanto che dopo l’allerta turismo le società di gestione degli impianti sciistici sono state costrette ad emettere un comunicato stampa assicurando agli sciatori che tutto funziona perfettamente, piste in perfette condizioni e che quindi si può andare a sciare, sì anche a Roccaraso. Una soluzione, potrebbe essere la classificazione in zona franca, accessibile solo da alcuni e non da altri. Oppure accessi a prenotazione, o tasse di soggiorno e turismo per chi varca il cartello di ingresso. Boh. Mah.