Scuola Primaria di Carsoli,La Commozione di una Mamma per il Primo Giorno di Scuola della sua “Piccola Principessa”
Carsoli .Prima campanella e ritorno sui banchi per i bambini e le bambine della Scuola Elementare di Carsoli. Inizia ufficialmente oggi l’anno scolastico secondo il calendario stabilito dalla Regione. Un avvio all’insegna di forti emozioni e di ansia, ma anche di gioia perché il primo giorno di scuola non si scorda mai. Rimarrà impresso nella memoria vita natural durante. All’esterno dell’edifico scolastico, questa mattina intorno alle 08:00, abbiamo incontrato una Mamma che accompagnava la sua meravigliosa figlioletta a scuola e ci siamo fatti una piacevole “chiacchierata ”o conversazione, che dir si voglia, che qui ,di seguito riportiamo:<< Il primo anno di scuola della mia bambina si è concluso oltre le mie più rosee aspettative, tra le lodi vivaci e sentite di tutti i suoi insegnanti.La soddisfazione mia e di mio marito è stata immensa: nostra figlia aveva dimostrato non solo di avere carattere, ma anche di avere una spiccata predisposizione per lo studio.Settembre, però, è arrivato in fretta e con esso anche il “secondo” primo giorno di scuola elementare.Eccola là la mia piccola principessa, con il suo grembiulino bianco immacolato, lo zainetto sulle spalle e un bel sorriso (come può essere bello il sorriso di chi ha appena perso tutti e quattro i dentini davanti!) stampato sul visetto, i suoi occhietti vispi e intelligenti e tanta voglia di fare e di imparare.Strana sequenza quella dei sentimenti che ho provato in quei momenti: gioia, soddisfazione, orgoglio, ma anche tanta paura e …… ansia!Forse sarò esagerata, forse ripongo in lei troppe aspettative o, forse, vorrei per la mia piccolina solo il meglio e con il passare del tempo mi rendo conto che la vita, la sua come quella di chiunque altro è fatta di alti e bassi, di gioie e difficoltà, di vittorie, di sconfitte e di compromessi.Ho potuto decidere come vestirla il primo giorno di scuola elementare, ma so che, purtroppo, non ho alcun potere decisionale su quello che sarà il suo futuro: non sarò io a donarle giornate di sole, bei voti a scuola, corse spensierate. Sarà lei a scrivere ogni giorno un pezzetto della sua storia. C’è una cosa, però, che io posso e devo fare: non farle mai mancare il mio appoggio e il mio affetto. Non parlo solo del “bacio della buonanotte” (quello credo sia una cosa gratificante anche e soprattutto per me) ma del sapere ascoltare ciò che ha da dire, rimanendo in silenzio se necessario e consigliando se richiesto, dell’asciugare una lacrima o del condividere una sonora risata, dell’imparare l’una dall’altra.Accipicchia a parole è tutto così semplice, ma sarò in grado di farlo veramente? Sarò capace di non farmi prendere dalla paura, dalla frenesia? Non so, ma tanto vale provare, perché io desidero più di ogni altra cosa che quel bel sorriso sul visetto paffuto del mio piccolo angelo non svanisca mai>>.
(Massimo Mazzetti)