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Sezioni elettorali a Carsoli, D’Antonio: “problema risolvibile, serve confronto e non scontro”

CARSOLI – Dal dott. Domenico D’Antonio riceviamo e pubblichiamo: “Sto seguendo con meraviglia e stupore gli avvenimenti, le dichiarazioni, le iniziative e, purtroppo, anche gli insulti riguardanti la decisione del Commissario Prefettizio Dr.ssa Maria Cristina Di Stefano, che con i poteri della Giunta Comunale, ha emesso la delibera n. 23 del 27 marzo 2025, riguardante la “Revisione della ripartizione del Comune in Sezioni Elettorali”, disponendo l’accorpamento delle stesse e portandole dalle attuali 8 a 6.
Mi rendo perfettamente conto del disorientamento dei cittadini di Tufo, Colli di Monte Bove e Villa Romana per una decisione che, per quanto motivata, limita l’espressione del diritto di voto per gli abitanti delle frazioni interessate dove la componente di anziani è molto importante.
Il problema non è la giustezza delle lamentele bensì l’atteggiamento dei componenti delle due liste che ad oggi dovrebbero contendersi le elezioni comunali 2025.
Son partite iniziative, accuse reciproche, scontri verbali ed ancora non si è entrati nella campagna elettorale vera e propria. Se il buongiorno si vede dal mattino!!!

Dato che entrambi gli schieramenti convengono sull’inopportunità della decisione non sarebbe stato più logico e razionale comportarsi con equilibrio e maturità presentando un’istanza comune ai cittadini ed al Commissario?
Ma soprattutto, non sarebbe stato più logico, senza sollevare questo polverone inutile, impegnarsi reciprocamente a ripristinare la situazione precedente inserendo tale punto nel relativo programma?
Nella delibera di accorpamento si parla di non agibilità e di non idoneità, quindi di aspetti che con gli opportuni lavori e l’adeguata manutenzione possono essere risolti e superati.
Fatto ciò nulla impedirebbe di ripristinare la situazione quo ante in quanto l’altro elemento indicato nella delibera relativo al numero minimo di 500 votanti per sezione non è un elemento ostativo in quanto il 3* comma dell’art. 34 del TU 233 del 1967, richiamato nella delibera del Commissario, recita in modo chiaro ed esplicito “Quando particolari condizioni di lontananza e viabilità rendono difficile l’esercizio del diritto elettorale, si possono costituire sezioni con numero di iscritti, di regola, non inferiori a 50.” (Comma così sostituito dall’art. 55, punto 6, della legge 27 dicembre 1997, n. 449).
Ci sarebbe, quindi, il tempo e la possibilità di superare il problema dato che la decorrenza della delibera è stata fissata al 2026 ed addirittura le elezioni più ravvicinate sarebbero le politiche del 2027. Mi auguro che questo comune inciampo sia di monito ed incoraggiamento ai componenti delle due liste a confrontarsi in modo serio, concreto e rispettoso”.