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Si è spento il professore Aldo Maria Arena, cittadino onorario di Pereto

L’Agenzia Funebre Berardo annuncia:

Il Prof. Avv. Aldo Maria Arena nacque  a Roma il 16 aprile 1935.
Ha conseguito, nel 1957, la Laurea in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Roma e,
nel 1959, la laurea in Diritto Canonico presso la Pontificia Università Lateranense.
Vice Direttore Centrale dell’I.R.I. – Istituto per la Ricostruzione Industriale – fino al 1996.
Avvocato del Tribunale Apostolico della S.R. Rota dal 1961.
Incaricato per la cattedra di Diritto Civile Comparato, presso l’Università Gregoriana.
Professore per la cattedra di Diritto Processuale Comparato, presso l’Università Pontificia
Lateranense. Nominato professore emerito nel 2002.
Più volte Membro del Senato Accademico della Università Pontificia Lateranense .
Autore di pubblicazioni giuridiche.
Dignitario del Gran Magistero dell’Ordine del S. Sepolcro (Cavaliere di Gran Croce).
Presidente della Commissione Scientifica Pro Historia Ordinis.
Commendatore dell’Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro.
Cavaliere di Gran Croce “Iure Sanguinis” dell’Ordine Costantiniano di San Giorgio.
Fondatore e Presidente emerito della Sezione Abruzzi dell’Associazione Dimore Storiche
Italiane (ADSI).
Ispettore Onorario per le Antichità e le Belle Arti per la Zona di Tagliacozzo, negli anni 70.
Nomina in corso di nuova assegnazione.
Il destino lega il Prof. A. M. Arena a Pereto, attraverso il fratello di sua madre che, nel 1950,
sposa Adele Lozzi Camposecco di Pereto. La madre di Adele, Lisetta, cominciò ad invitare
tutta la famiglia a Pereto, ma i tentativi rimanevano vani e, quindi, il primo contatto o
approccio del Prof. A. M. Arena con Pereto fallì.
Ma il destino tornò alla carica. Nel 1954 il fratello Maurizio, rimandato a ottobre in 4 materie,
passa tutta l’estate a Pereto in casa Camposecco, ospite delle zie.
Le sue zie gli organizzarono i suoi studi, tanto che riuscì a superare brillantemente gli esami di
riparazione ad ottobre.
Ma, durante tale periodo peretano il fratello del Prof. A. M. Arena non riuscì a sfuggire alle
insidie dell’amore. Oltre il tempo di studiare trovò il tempo di incontrare l’amore della sua
vita: Elvira Iadeluca, anche lei quattordicenne che passava le vacanze a Pereto con la famiglia.
Questo amoreggiamento durò dieci anni e, vigili e complici le vecchie zie, si concluse, come
nelle favole, con il matrimonio. Ma anche in questo lungo periodo il Prof. Aldo Maria Arena non
mise mai piede a Pereto.
Ma quando il destino diventa caparbio, non vi sono ostacoli che si possono frapporre e, prima o
poi, ti fa incontrare con il tuo futuro.
Quando ad aprile del 1965 nasce Fabio, il nipotino, la cognata Elvira, a giugno, si trasferisce a
Pereto perchè l’aria buona faceva bene al pargolo: a questo punto i nonni, presi dalla “nonnite”,
vollero venire a Pereto ed il Prof. A. M. Arena li accompagnò in qualità di zio.

Fu in quella occasione che il Prof. A. M. Arena rimase colpito dal Castello di Pereto, ovvero da
quello che rimaneva dell’antico complesso monumentale medievale. Subito fu un colpo di
fulmine. Dopo varie peripezie per recuperare la chiave della porticina che permetteva
l’accesso, il Prof. A. M. Arena mise il suo primo piede nella storia della fortezza.
Il destino aveva ormai stabilito il futuro. Tra la “corte” ed il Prof. A. M. Arena nacque subito
un grande rapporto: sei mesi dopo Egli era il proprietario di un’affascinante, storico,
pericoloso cumulo di pietre che impendeva sul paese.
Il 7 maggio 1968 i Vicario vendono la porzione del castello di Pereto al Prof. Aldo Maria Arena.
Le restanti parti del complesso e i terreni circostanti sono state acquisite dal Prof. Arena
attraverso successivi acquisti e donazioni da parte dei Camposecco e dei Maccafani.
Nel 1968 vengono redatte dalla Soprintendenza ai Beni Ambientali Architettonici Artistici e
Storici per l’Abruzzo le prime planimetrie del castello, che saranno utilizzate per effettuare
i restauri.
Tra il 1968 ed il 1975 sono stati effettuati i lavori di restauro del castello. Architetto
responsabile della ristrutturazione è stato Alfred Cochrane di Dublino, Irlanda.
Nel 1982 il restauro del castello di Pereto viene premiato da Europa Nostra, federazione
internazionale delle associazioni per la protezione dell’eredità culturale europea, con il
Diploma of merit – 1982 quale miglior restauro compiuto in Italia in quell’anno con la seguente
motivazione: “per il restauro e l’adattamento di un meraviglioso complesso medioevale
fortificato ad uso come abitazione privata”.
Diploma di Merito per il restauro del castello (1982)

Attraverso una impresa di restauro, che quest’anno festeggia i suoi quarant’anni, tale da
poterla definire quasi titanica, iniziata grazie ad un incontro fatale di una visita al proprio
nipote, il Prof. Aldo Maria Arena ha consegnato alla storia di Pereto quello che vediamo oggi:
un ambiente di pregio, storico, autorevole, prestigioso e, contemporaneamente, quasi per
effetto di una particolare contraddizione con il tempo, fortemente attuale.
Il legame di Pereto con il suo castello è storicamente indissolubile ed oggi, grazie al restauro,
ha aggiunto anche ulteriori motivazioni di vanto e di pregio storico, artistico, architettonico e
culturale. Per gli abitanti di Pereto poter affermare che nel loro paese vi è un monumento di
tale pregio è motivo di orgoglio e di soddisfazione, tanto da far rivivere in ognuno di loro
l’importanza storica che rivestiva il nostro borgo sin dal periodo medievale.
Il castello è stato, dopo il restauro, meta di moltissime persone, ma soprattutto meta di molte
personalità del mondo accademico, consolare, politico, culturale. Questi momenti di contatto
con il mondo esterno, sono stati particolarmente importanti per il nostro piccolo comune, utili,
soprattutto per il suo sviluppo e la sua crescita.
Il restauro del castello, oltre ai pregi sopra descritti, può anche essere definito in maniera
lodevole come “inizio di un sistema”. Esso, infatti, rappresenta l’inizio di un sistema di
restauro, proseguito, poi, con la realizzazione, da parte degli enti pubblici, delle ulteriori fasi
di restauro del borgo e, soprattutto, della cinta muraria fortificata, attraverso la
ricostruzione della sua originaria merlatura medievale.

Sono queste le ragioni che hanno portato al riconoscimento della cittadinanza onoraria al Prof.
Aldo Maria Arena, con la seguente motivazione “per aver, con il restauro del castello,
realizzato un’opera di grandissimo pregio storico, artistico ed architettonico, importante
e significativa per la città di Pereto e per aver, grazie proprio a tale pregevole
intervento, contribuito in maniera determinante alla crescita ed allo sviluppo culturale del
nostro Comune”