Tivoli – Restano fermi a 22 i casi positivi nel territorio tiburtino. Per il secondo giorno consecutivo, infatti, la Asl Roma 5 non ha comunicato nuovi contagi. Sono invece 84 le persone in quarantena fiduciaria domiciliare, tra nuovi entrati e persone uscite. “Nei prossimi giorni sarà più chiaro se tale tendenza si stabilizzerà oppure se è dovuta soltanto a un ritardo nella disponibilità dei risultati dei tamponi effettuati”, spiega il sindaco Giuseppe Proietti.
Dai dati a disposizione del Comune, si può intanto fare una prima sommaria analisi della distribuzione territoriale sia delle quarantene sia delle positività.
Per quanto riguarda le quarantene domiciliari: la distribuzione territoriale vede concentrarsi un numero rilevante nel quartiere di Tivoli Terme con 30 persone (quasi il 40%); 16 vivono a Villa Adriana; 16 nel centro urbano (in particolare nove in zona Crocetta-Bivio San Polo, sei a Campolimpido, cinque a Paterno e tre nel quartiere degli Arci).
La distribuzione dei positivi al Covid-19 è, invece, meno concentrata: otto contagiati sono a Tivoli Terme; sei in zona Crocetta-Bivio San Polo; quattro nel centro urbano (di cui un nel centro storico, due nel quartiere Braschi e uno nel quartiere Empolitano); due a Villa Adriana; uno a Campolimpido e uno, infine, a Paterno.
“Il fatto che da due giorni non emergano nuovi casi, però, ci deve indurre a mantenere fermissime le restrizioni poste ai nostri comportamenti quotidiani”, esorta con forza il sindaco, “dunque non usciamo di casa se non per le tre situazioni di stringente necessità previste dalle disposizioni nazionali e ribadite con le prescrizioni comunali: per fare la spesa una volta a settimana, per motivi di lavoro e per motivi di salute”.
SOLIDARIETA’ ALIMENTARE. Comune a lavoro con tutti i settori interessati per rendere fruibile nel più breve tempo possibile le risorse economiche del provvedimento denominato “Solidarietà alimentare” (ordinanza n. 658 della Protezione civile), che assegna al Comune di Tivoli 400mila euro. “A questa somma”, spiega il sindaco, “si vanno ad aggiungere circa 220mila euro messe a disposizione dalla Regione Lazio, somma che verrà ufficializzata e assegnata a breve. Con queste risorse cercheremo di venire incontro alle esigenze alimentari di coloro che hanno perso il lavoro a causa della crisi scaturita dall’emergenza Covid-19, oppure non possono più esercitarlo perché le loro attività sono state sospese dai provvedimenti governativi. Cercheremo di fare in modo di mettere a punto, attraverso una procedura che prevede tempi rapidissimi – speriamo già nella giornata di oggi – una domanda da presentare per ottenere beni di prima necessità e per il sostentamento alimentare”.
TARI. Il Comune sta predisponendo, come già anticipato ieri, a un provvedimento che azzererà per marzo e aprile la quota variabile dalla Tari a tutti gli esercizi commerciali attualmente chiusi per effetto del Dpcm del 22 marzo. Tutti gli altri continueranno a pagare regolarmente la Tari, così come le utenze domestiche. Il sindaco Proietti rimarca: “Chi è in condizioni di farlo, deve pagare la Tari, altrimenti correremo il rischio di trovarci in una vera e propria emergenza sanitaria provocata dai rifiuti, che non verrebbero ritirati, e le strade che non verrebbero pulite: all’emergenza sanitaria determinata dal Coronavirus, si andrebbe così ad aggiungere quella del mancato ritiro dei rifiuti”.
“Dobbiamo farcela tutti insieme, adottando i comportamenti che ci consentiranno di uscire al più presto da questa condizione emergenziale. Oggi ho osservato, come tanti primi cittadini in Italia, un minuto di silenzio davanti al municipio, con le bandiere poste a mezz’asta, in memoria delle migliaia di vittime del Covid-19. Rivolgo un pensiero di sincera e concreta vicinanza ai loro familiari e a tutte le persone che ancora combattono contro il Coronavirus, un nemico silenzioso e pericoloso che, però, ha avuto l’effetto di unire ancora di più la nostra comunità. Facciamo tesoro di questa nuova importante umanità”.