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Si intravede la fine della pandemia, l’Rt scende ancora

ROMA – Si comincia a intravedere la fine della pandemia, con l’Rt che in Italia nell’ultima settimana è sceso a 0.93 e l’incidenza settimanale a 1.362 casi su 100.000 abitanti (contro i 1.823 casi della settimana precedente). Sono i dati rilevati dall’Istituto superiore di Sanità nell’ultima settimana.

Nel periodo 12 gennaio 2022-25 gennaio 2022, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,93 (range 0,9-0,98), in diminuzione rispetto alla settimana precedente e al di sotto della soglia epidemica. Lo stesso andamento si registra per l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero (Rt=0,89 (0,88-0,9) al 25/01/2022 vs Rt=0,96 (0,94-0,99) al 18/01/2022.
Si sottolinea però che diverse regioni/ppaa hanno segnalato problemi nell’inserimento dei dati del flusso individuale ed in particolare nella segnalazione della presenza di sintomi in tutti i casi diagnosticati. Sono alcuni dei dati che emergono dal monitoraggio della Cabina di regia Iss-ministero della Salute sul Covid-19. Nel documento si osserva inoltre una diminuzione dell’incidenza settimanale a livello nazionale: 1362 ogni 100.000 abitanti (28/01/2022-03/02/2021) vs 1823 ogni 100.000 abitanti (21/01/2022-27/01/2021), dati flusso ministero Salute.

IN CALO IN ITALIA OCCUPAZIONE TERAPIE INTENSIVE (14,8%)

Il tasso di occupazione in terapia intensiva è al 14,8% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 3 febbraio) vs il 16,7% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 27 gennaio). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale è al 29,5% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 3 febbraio) vs il 30,4% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 27 gennaio).

IN CALO IN ITALIA NUOVI CASI NON ASSOCIATI CATENE TRASMISSIONE

Diminuisce il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (553.860 vs 652.401 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in leggera diminuzione (17% vs 18% la scorsa settimana). È stabile invece la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (38% vs 38%) ed anche la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (45% vs 45%). È quanto emerge dal monitoraggio della Cabina di regia Iss-ministero della Salute sul Covid-19.

TRE LE REGIONI/PPAA CLASSIFICATE A RISCHIO ALTO

Tre regioni/ppaa sono classificate a rischio alto, secondo il dm del 30 aprile 2020, a causa dell’impossibilità di valutazione per incompletezza dei dati inviati; 3 regioni/ppaa risultano classificate a rischio moderato. Tra queste, una regione/pa è ad alta probabilità di progressione a rischio alto secondo il dm del 30 aprile 2020. Le restanti 15 regioni/ppaa sono classificate a rischio basso. Sono 10 le regioni/ppaa che riportano almeno una singola allerta di resilienza. Una regione/pa riporta molteplici allerte di resilienza. È quanto emerge dal monitoraggio della Cabina di regia Iss-ministero della Salute sul Covid-19. (www.dire.it)