Sileno il gladiatore, il paninaro dai mille sapori apre le porte a tutti i degustatori del buon cibo da strada
Per chi ha voglia di un panino street food, il chiosco di Sileno offre ai palati più rustici, ma anche fini un' ottima tempesta di sapori
AGOSTA- Nei pressi della strada sublacense precisamente al di sotto del paese, sta di fianco al ponte, il chiosco a quattro ruote di Sileno soprannominato ” IL GLADIATORE ” che armato di coltelli e spiedi infuria sulla strada con i mille odori sprigionati dai suoi panini freschi e caldi. Il panino lo costruisce il degustatore a suo piacimento. Troverete panini di ogni sorta , con Salsicce di casa, hamburger e tanti tipi di verdure con cui abbinarli. Aperto dalla mattina fino a tarda sera per ospitare li fuori i più agguerriti di carne e non; insomma per tutti.
Il primo chef del cibo di strada nella zona sublacense che getta l’ancora per regalare a tutti un momento di gioia per le papille gustative ma soprattutto una pausa dalla vita frenetica che circola su strada. Ottimo per una pausa pranzo, una cena veloce o un momento da passare con gli amici a tarda ora. Sileno trasmette questa tradizione dello street food che risale agli albori della nostra civiltà, circa diecimila anni fa.
I greci già descrivevano l’usanza egizia, tradizione del porto di Alessandria poi adottata in tutta la Grecia, di friggere il pesce e di venderlo per strada. Dalla Grecia il costume è passato al mondo romano, arricchendosi e trasformandosi in innumerevoli varianti. Si possono ancora osservare, negli scavi di Ercolano e di Pompei, i resti ben conservati di tipici “thermopolia”, gli antenati del moderno “baracchino”. Erano una sorta di cucinotto che si affacciava direttamente sulla strada, adibito alla vendita di cibi cotti di ogni sorta, principalmente minestre di farro, fave o cicerchie. Nel corso del tempo il cibo di strada ha avuto una metamorfosi sostanziale; grazie all’avvento della seconda rivoluzione industriale la distribuzione del cibo avvenne su quattro ruote diffondendosi in tutto il mondo, facilitando e velocizzando la trasmissione cosmopolita del cibo. La nostra cultura non è basata solamente dall’arte e la letteratura ma anche dalla tecnica culinaria, nota in tutto il mondo con il marchio italiano.