SILVI MARINA – Ieri pomeriggio alle 16 si è tenuta la cerimonia dello scoprimento da parte del sindaco Andrea Scordella delle lapidi dell’intestazione ai Caduti sul lavoro nella rotonda sul mare di via Taranto e nel Largo di via Paganini, poco distante dalla rotonda, a Ivo Dei Mori, operatore ecologico investito mortalmente da un’auto guidata da una donna in stato di ebbrezza l’antivigilia di Natale del 1999, mentre era intento a svolgere il suo lavoro lungo una via comunale di Silvi. “L’amministrazione comunale – ha detto il sindaco Andrea Scordella – con queste due dediche di spazi pubblici, oltre che rendere omaggio ai tanti che hanno perso la vita sul posto del lavoro, vuole sottoporre all’attenzione di tutti la necessità della prevenzione dei rischi lavorativi, di informazione, di formazione e assistenza in materia di sicurezza sul lavoro. Ci deve far riflettere il dato diffuso dall’INAIL che attesta che sono stati 1.141 i caduti sul lavoro nel 2023 e deve spingerci tutti, imprenditori, lavoratori, istituzioni e cittadini ad assumere comportamenti che mirino ad agire prima che l’incidente accada e non solo a limitarci a reagire dopo che il triste evento si è verificato. Per Ivo Dei Mori si tratta di un riconoscimento atteso da anni da quanti hanno beneficiato delle sue grandi virtù umane di questo uomo semplice che proprio da quelle virtù ha tratto la forza per fare della sua vita una vera e propria missione per i giovani”. “Il ricordo di Ivo Dei Mori – ha detto Cesare De Simone, promotore dell’iniziativa condivisa da molti cittadini che hanno sottoscritto la richiesta di intitolazione – rimarrà per sempre nella memoria di quanti abbiamo avuto la fortuna di conoscerne e di apprezzarne le doti di lealtà, amore, solidarietà e attaccamento al lavoro. Lo dimostra il fatto che dopo 25 anni dalla sua tragica scomparsa siamo ancora in tantissimi a ricordare la passione con cui guidava i ragazzi, in particolare quando si trovavano in difficoltà. Ad essi riusciva mirabilmente a infondere la forza e il coraggio che li ha aiutati a diventare uomini. Ho ancora davanti agli occhi e nel cuore la sua voglia di vivere, i suoi garbati modi di scherzare, la grande voglia di mare e l’allegro correre dietro a un pallone”