L’Aquila. Il giudice Monica Croci del tribunale dell’Aquila ha emesso una sentenza di rigetto per il risarcimento danni di 3 milioni di euro nei confronti di 10 studenti morti nelle crollo delle loro case in seguito al terremoto dell’Aquila. Il 100% di colpa per non essere usciti e non essersi messi in salvo.
Dunque sarebbero morti per colpa loro: un’altra sentenza choc dopo quella che aveva attribuito il concorso di colpa del 30% ad altri giovani morti sotto le macerie del sisma del 2009 per “l’incauto comportamento di non essere usciti di casa”.
I parenti delle vittime hanno presentato appello: ” questa sentenza lascia esterrefatti e che uccide un’altra volta i nostri figli avrebbero dovuto prevedere quanto poi purtroppo accaduto e uscire di casa”.
In particolare, facendo riferimento a una delle vittime, Nicola Bianchi, il giudice ha scritto che bisogna “escludere il nesso causale con le condotte di parte convenuta, posto che qualunque rassicurazione fosse stata percepita doveva necessariamente venire meno ove l’abitazione in concreto occupata avesse presentato segni di danno per le precedenti scosse e/o fosse stata giudicata meritevole di controlli di stabilità”