Il terribile sisma che ha colpito il centro Italia appartiene nel dolore , a tutti noi. Ad una settimana da questo tragico evento, alla nostra redazione è arrivata questa poesia, un canto di dolore e di speranza, scritto sull’ onda emozionale che questa tragicità ha scaturito nell’ animo di questa giovane concittadina.
Era notte,
tutto dormiva.
Un forte vento accompagnava il silenzio
e lo strusciare dei rami spezzava la quiete.
Poi un boato,
un tonfo,
un trambusto,
e tutto crolla.
Case, famiglie, sogni
speranze.
Una nuvola di polvere nasconde
il dolore,
le macerie e
tantissime vite spezzate.
Si odono urla di paura,
di aiuto,
di terrore.
Minuti infiniti che durano un’ eternità.
La terra ha tremato.
Buio.
Tutto intorno è buio.
Dov’è la mia casa?
Dove sono i miei figli?
Dov’è mia madre?
Mio padre?
Mia nonna?
I miei amici?
Non si vede nulla.
Non si sente più nulla.
Il respiro rallenta,
le forze spariscono
e con loro anche la speranza di tornare a vedere la luce.
Mani forti scavano insistentemente senza fermarsi mai.
Mani di uomini che con coraggio cercano di trovare ancora un
cuore che batte.
Bambini e anziani lasciati soli,
genitori colpiti,
figli portati via dalla terra.
Come si può tornare a vivere?
Come si può non aver paura di restare soli?
Aiuto forse è l’ unica parola che non si dimenticherà mai.
Anni di vita cancellati in un attimo,
sacrifici andati in fumo,
ricordi guastati dal terrore che possa succedere ancora.
Paura,
Paura di tutto,
di una porta che sbatte,
di un colpo di vento
di un bicchiere che cade.
Paura che tutto questo non finisca mai.
Attese, lunghe attese di speranze e preghiere.
Si attendono amici e familiari persi in quel boato,
sotto le macerie.
Speranze che tra quei corpi ancora in vita, ci sia una persona
amata.
Non ci resta che pregare che tutto questo possa finire presto.
Il paese non c’è più,
non c’è più nulla
se non chi è sopravvissuto
e chi cerca di sopravvivere con tanta difficoltà.
E’ stato strappato tutto
E’ stato cancellato tutto,
ma in mezzo a tutto ciò, c’è chi cerca di ricominciare
di riportare il paese ad esistere ancora,
di riportare se stessi a dire , sono a casa.
Non siete soli, non sarete mai soli.
Io sono con voi.
L’ Italia è con voi.
Siamo fratelli vi tenderemo la mano
afferratela vi salveremo.
Saremo i vostri angeli terreni,
gli altri vi accompagneranno da cielo.
Ricominciate,
ricominciamo
ricominceremo,
per voi
per loro
e per chi vorrebbe farlo, ma non può più.
Tornerete a sorridere e il vostro sorriso sarà
il sorriso di chi ha toccato la morte da vicino
ma che con coraggio ce l’ ha fatta.
Dal profondo del cuore con voi sempre.
Laura Marcelli
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D.D’.