Situazione insostenibile per i servizi postali a Carsoli, il sindaco scrive al Prefetto
Il primo cittadino chiede un intervento per le gravi problematiche in atto
Carsoli – Nel merito della problematica di affollamento ed impossibilità di compiere operazioni per quanti risulta necessario rappresentata anche ieri con questo articolo, si registra l’intervento del Sindaco di Carsoli Velia Nazzarro che ha inoltrato questa mattina una lettera al Prefetto della Provincia dell’Aquila recante: “Richiesta di intervento per la situazione Ufficio Postale di Carsoli e di Poggio Cinolfo” che di seguito riportiamo:
“Mi trovo costretta a sollecitare un Suo intervento in merito alla problematica di seguito spiegata che, in questo periodo di emergenza, sta ulteriormente aggravando una situazione di per sé già precaria.
L’apertura dell’ufficio postale di Carsoli, da alcune settimane, ha subito una riduzione di orario: dall’apertura quotidiana (lunedì, mercoledì e sabato fino alle 13,30 e il martedì e giovedì orario continuato fino alle 19,00) si è passati a soli tre giorni a settimana (martedì, giovedì e sabato solo orario antimeridiano). Come se ciò non fosse sufficiente, Poste Italiane ha ben pensato di chiudere totalmente l’ufficio di Poggio Cinolfo, frazione di Carsoli.
Inoltre, a questa contrazione del “tempo” del servizio, non è corrisposta una riduzione delle operazioni consentite. Conseguentemente, tale nuova e alquanto discutibile organizzazione dell’ufficio postale di Carsoli e la chiusura di quello di Poggio Cinolfo, ha determinato gravi disagi e un “affollamento” di persone all’esterno dell’ufficio postale.
Per comprendere la gravità della situazione determinata da una scelta aziendale “inopportuna” nel caso di specie, è necessario tener presente che l’ufficio postale di Carsoli è utilizzato anche dai cittadini dei numeri Comuni limitrofi che sono privi di un ufficio postale.
A nulla sono valse le richieste della scrivente al Responsabile di Poste Italiane volte ad ottenere la riapertura quotidiana dell’ufficio postale di Carsoli e di quello di Poggio Cinolfo, in modo da distribuire gli utenti in più giorni ed evitare gli affollamenti, oltre ovviamente alla riduzione delle operazioni consentite non urgenti.
Poichè la problematica evidenziata potrebbe essere facilmente risolta secondo le modalità sopra evidenziate, confido in un Suo cortese intervento.”