Soccorso del 118 di Carsoli a paziente di Tagliacozzo, Camerlengo: “il nostro equipaggio non è untore, troppe voci e supposizioni”
Carsoli – Il recente intervento del 118 di Carsoli avvenuto nella notte di venerdì 20 u.s. avvenuto in soccorso di un paziente di Tagliacozzo risultato poi positivo al Covid ha suscitato molta apprensione nel carseolano. Su questo tema interviene con una nota il presidente del Comitato locale di Carsoli della Croce Rossa Luciano Camerlengo:
“Stiamo vivendo un momento di difficoltà – afferma Camerlengo – particolare dove le nostre Comunità hanno perso il senso della quotidianità e i punti di riferimento consolidati. Vorrei dedicare il tempo al raggiungimento più rapido della situazione di normalità invece mi trovo ogni giorno a dedicare energie a rispondere alle domande che mi vengono poste su argomenti, chiacchiere ed altro che non sono degne di considerazione ma alle quali devo dedicare il giusto tempo per rispondere in modo appropriato. Il personale della postazione 118 in questa situazione ha la necessità assoluta di tranquillità.
Le voci che si rincorrono in questi giorni – prosegue – su una probabile quarantena dell’equipaggio intervenuto a Tagliacozzo, le supposizioni sul chi siano le persone, sul rischio che corre la Comunità ed altro non sono degne di risposta. Il Personale che lavora nella nostra postazione 118 è altamente qualificato, hanno esperienze e qualifiche che ci consentono di affermare senza ombra di dubbio che riescono ad intervenire e risolvere le situazioni più disparate. Abbiamo sempre gestito in modo ottimale le criticità e le emergenze non da oggi. Ci siamo sempre stati eppure qualcuno ci nota solo adesso in questo periodo dove le attenzioni deleterie non ci aiutano.
Il Personale opera con estrema professionalità e competenza seguono, per quanto riguarda il COVID-19, tutte le procedure attivate dal Dipartimento Emergenza – Urgenza. Lasciamoli lavorare – conclude – con tranquillità, loro oggi sono in trincea e sono esseri umani con le loro paure ed apprensioni vi chiedo di non crearne altre totalmente ingiustificate. Meritano un GRAZIE e non di essere considerati untori.”