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Soglia minima per il POS: anche l’Abruzzo è in disaccordo

L’ultima bozza della Legge di Bilancio redatta dal governo italiano aveva fissato a 60 euro il limite al di sotto del quale tutte le attività commerciali non hanno l’obbligo di accettare pagamenti con il Pos.

L’articolo, sebbene destinato a entrare in vigore dal 1° gennaio 2023, è ancora in via di definizione e non si ha la certezza che la soglia dei 60 euro diventi effettivamente realtà.

La transizione ai pagamenti digitali come metodo di pagamento primario, infatti, è uno dei principali obiettivi dell’Eurozona, in primis per abbattere parzialmente l’evasione fiscale. Anche in Abruzzo sono state mosse critiche alla soglia, che hanno trovato voce, in particolare, grazie al sindacato UIL.

Pagamenti digitali in Abruzzo e in Italia: lo studio SumUp

 

Gli italiani amano pagare in digitale. È questa la sintesi che deriva da uno studio nazionale dell’Osservatorio SumUp. Secondo l’analisi, la provincia dell’Aquila è al 15esimo posto per crescita di operazioni (+28,6%), mentre la regione Abruzzo si assesta sul 12esimo gradino nazionale.

L’aumento dei pagamenti elettronici, nel territorio abruzzese, riguarda principalmente ristoranti e bar, che registrano un incremento dei pagamenti cashless con un +138% di transato. Numeri che non contendono il podio a Valle d’Aosta, Trentino e Lazio, ma che sono indice della volontà popolare e della larga diffusione dei pagamenti digitali.

 

I metodi di pagamento cashless più apprezzati dagli italiani

 

Le carte di credito restano il metodo più usato dagli italiani per i pagamenti cashless. Ben il 44% delle transazioni, infatti, avviene tramite carte di credito, come rileva uno studio effettuato dall’Istituto di ricerca GFK.

 

Ma la tendenza al pagamento elettronico è stata incentivata molto anche dalle carte prepagate, che occupano un posto d’onore in quanto a diffusione (40%). Scegliendo una delle migliori carte ricaricabili disponibili sul mercato si avrà la possibilità di caricare al loro interno la somma di denaro che si preferisce e di usare così solo quello disponibile (senza possibilità di credito). In questo modo la perdita in caso di frodi sarà molto ridotta.

Al terzo posto si trovano infine i digital wallet (34%). I processori di pagamento più utilizzati sono invece Paypal (65%), Stripe (23%) e Amazon Pay (2,5%).

 

Nord Italia in testa per digital payments

 

A livello nazionale i pagamenti digitali sono in crescita ovunque, ma l’aumento presenta alcune differenze tra Nord e Sud.

 

A riportarlo è uno studio della Banca centrale europea del 2020 che traccia le abitudini di pagamento in base a sesso, età e istruzione. Secondo i dati, il Nord primeggia nei pagamenti digitali sia per numero di transazioni che per importi transati, mentre il Centro e il Sud, secondo gli stessi parametri, sono ancora legati all’uso del contante, con eccezioni sparse.