L’Aquila – Con la firma del Prefetto dell’Aquila, Cinzia Torraco, è stato ufficialmente siglato il Protocollo d’Intesa per la gestione della specie “canis lupus” in aree antropizzate cui hanno aderito: l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, il Gruppo Carabinieri Forestale dell’Aquila, l’Ente Parco Nazionale D’Abruzzo Lazio e Molise, l’Ente Parco Nazionale della Maiella, l’Ente Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, la Regione Abruzzo – Dipartimento Agricoltura, l’Ente Parco Naturale Regionale Sirente Velino, l’Asl 1 Abruzzo, l’Amministrazione Provinciale dell’Aquila, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani Abruzzo e l’Università dell’Aquila.
Il documento nasce dall’esigenza, manifestatasi nel territorio della provincia aquilana, di provvedere da un lato al monitoraggio degli individui appartenenti alla specie “Canis lupus” che frequentano l’ambiente antropico e/o confidenti per i quali, tramite analisi genetiche di campioni biologici non invasivi o invasivi, viene rilevata l’appartenenza alla tipologia ibrida lupo-cane, dall’altro alla necessità di prevenire danni gravi all’allevamento e alla proprietà, nell’interesse della sanità e della sicurezza pubblica della popolazione dei Comuni interessati.
Il Protocollo, inoltre, intende contemperare la necessità di preservazione degli individui appartenenti alla specie “Canis lupus” con l’esigenza di provvedere all’individuazione e al monitoraggio degli esemplari che frequentano i contesti urbani e che potrebbero diventare confidenti, assicurando quindi la corretta informazione della popolazione in merito alle caratteristiche eco-etologiche dei medesimi e ai corretti comportamenti da osservare in loro presenza.
Con l’attivazione del Protocollo, in vigore per i prossimi 5 anni, sono state disciplinate tutte le competenze in carico ad ogni singolo sottoscrittore e la Prefettura garantirà il coordinamento delle attività di attuazione mediante la convocazione di apposite riunioni tra le parti e l’istituzione di una Cabina di Regia per il coordinamento degli interventi.
Il Prefetto ha espresso ampia soddisfazione per la firma del documento che, oltre a tutelare una specie altamente rappresentativa del patrimonio faunistico provinciale, permetterà di salvaguardare la sicurezza pubblica della popolazione, prevenendo altresì danni gravi alle colture ed agli allevamenti.