Roma – Nel corso di una cerimonia svoltasi recentemente a Roma è stata conferita dal CONI la Stella d’Argento al merito sportivo per il dirigente Loris De Leoni. Da sempre De Leoni, originario di una nobiliare famiglia di Carsoli, si è distinto per l’impegno profuso nelle più disparate attività agonistiche. In particolare lo stesso quale delegato regionale dell’Abruzzo della Federazione Italiana Tiro a Volo ha avuto il merito di incrementare in misura esponenziale le adesioni ed i tesseramenti in questo importante settore.
Le onorificenze sportive sono riconoscimenti conferiti dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano allo scopo di premiare atleti, dirigenti, tecnici, e società che, per l’attività svolta abbiano dato lustro allo Sport Italiano.
“L’Abruzzo- ha spiegato di recente Loris De Leoni in una intervista di Caccia e Tiro.it realizzata da Massimiliano Nardoni – è una regione che è stata capace di far registrare un solido incremento nel tesseramento. Nel 2021 abbiamo avuto il 22% di tesserati in più rispetto al 2020. Il motivo principale di questo consistente incremento è l’assoluta qualità degli impianti che la nostra regione è in grado di offrire. È un incremento che si è reso anche ben tangibile per tutte le 8 Associazioni attualmente in attività. Della mia regione mi piace sempre sottolineare che se anche i numeri dei tesserati praticanti non sono altissimi, è comunque molto buona la qualità degli atleti.
Quando me lo chiedono, spiego sempre infatti che l’Abruzzo ha un manipolo di atlete magari concentrato, sì, ma davvero di alto livello. Penso a Maria Carmela Petrella, che è un’azzurra di fossa universale, detentrice di diversi titoli sia nazionali che internazionali, ma anche a Carla Flammini, che è un’atleta altrettanto titolata a livello nazionale e internazionale nel compak e nello sporting e che ha assunto frattanto il ruolo di vice delegata Fitav e, naturalmente, per quanto riguarda la fossa olimpica, alla nostra brillantissima campionessa Alessia Iezzi. Una decina di anni fa si era sviluppata una bella collaborazione con l’Università de L’Aquila che sembrava poter portare un contributo formativo in favore del tiro a volo. Gradualmente si è però un po’ persa quella spinta iniziale e sinceramente auspicherei che il filo fosse prontamente ripreso. Per promuovere il tiro a volo sarebbe necessario un maggior coinvolgimento delle scuole e magari, appunto, delle Università, ma in questo processo paghiamo ancora l’effetto negativo di qualche pregiudizio serpeggiante.
Il coinvolgimento del Coni potrebbe scuotere il sistema scolastico e universitario abruzzese e convincere i dirigenti degli istituti e i rettori a guardare al nostro mondo con più attenzione e meno diffidenza. Dobbiamo necessariamente lavorare in questo senso, in particolare contando sul Settore Giovanile, per dare un futuro al nostro sport nella regione”.