I racconti dei nostri genitori, dei nostri nonni sono fonte preziosa per far vivere momenti della storia, per conoscere come si viveva nel passato. Oggi siamo tutti presi da tablet, smartphone, sky… e anche noi racconteremo ai nostri figli e nipoti come abbiamo vissuto la nostra vista. E’ sempre affascinante però ascoltare storie che forse oggi sembrano “assurde”.
Questa è la storia di un uomo Pietro (nome di fantasia) che perse sua moglie in giovane età, si trovò solo a dover accudire dei figli ed era dura seguire il bestiame, la terra e prendersi cura di loro sostituendo la figura materna. Un giorno conobbe Maria (nome di fantasia) e decise di risposarsi anche se all’epoca le “seconde nozze” erano una rarità ma era tempo di guerra e Pietro doveva partire, avrebbe avuto serissime difficoltà con i bambini. Il disagio maggiore era per il più piccolo perché i grandi (per modo di dire, erano comunque piccoli) erano già abituati al lavoro; ogni giorno portavano al pascolo le mucche di tutto il paese, oggi per un bambino sarebbe impensabile. La famiglia di origine di Maria voleva impedire alla ragazza di sposare questo uomo già pieno di responsabilità così lei, grazie all’aiuto di una cara amica, organizzò la fuga notturna dalla finestra per raggiungere Pietro e il parroco (fortunatamente dalla loro parte) a Camposecco, in montagna, dove in segreto venne celebrato il sacramento del Matrimonio. Senza abiti, fiori, torta nuziale nè musica… una cerimonia sobria ma sentita dagli sposi. Pietro partì soldato e Maria si prese cura dei suoi figli, maggiormente del piccolo. Nacquero poi altri figli da questo amore e Maria fu sempre considerata la mamma di tutti i figli e la nonna di tutti i nipoti che nacquero successivamente!
Una storia d’amore e di difficoltà da prendere come esempio!
Elita Proietti