Roma – “L’interesse dell’onorevole Ermete Realacci sul progetto di messa in sicurezza delle Autostrade A24 e A24 è un segnale importante. Sta a dimostrare che hanno una eco nazionale i temi della messa in sicurezza di questa infrastruttura che collega due regioni, Lazio e Abruzzo, attraversando una delle aree a più alto rischio sismico del Paese.” Con queste parole Strada dei Parchi apre una nota ufficiale esplicativa – “una infrastruttura che, sia nelle ore immediatamente seguenti il terremoto dell’Aquila (2009) che in quello di Amatrice di tre settimane fa, ha riconfermato il suo valore strategico consentendo l’arrivo rapido degli aiuti e i primi soccorsi alle popolazioni così duramente martoriate dal sisma.
I piani elaborati e presentati al Ministero delle Infrastrutture dalla concessionaria Strada dei Parchi si muovono proprio nell’ottica di centrare l’obiettivo fissato dalla Legge n.228 del 2012, la Finanziaria, che attribuisce un valore strategico ai fini della protezione civile alle autostrade A24 e A25.
In questo senso vanno le attività che il Concessionario ha svolto negli ultimi tre anni con analisi, studio ed infine elaborazione di proposte progettuali puntuali. Proposte che si muovono nell’ottica di tutelare la sicurezza, ma anche le aree attraversate, anche da un punto di vista ambientale. Tutte le proposte progettuali fatte vanno nel segno di scongiurare l’impatto con i bacini acquiferi, tanto da prevedere interventi con tunnel realizzati sempre sopra il livello delle falde. A questo proposito si sottolinea poi come alcune aree, quali quella del Monte Genzana, non rientrano affatto nel campo della progettazione presentata da SDP.
La società concessionaria si augura di poter essere ascoltata quanto prima dalla Commissione Ambiente, autorevolmente presieduta dall’onorevole Ermete Realacci. In quella sede potremo illustrare nel dettaglio le ipotesi progettuali finora avanzate, che vanno nell’ottica di rendere più sicura sul piano della resistenza sismica e compatibile sotto il profilo ambientale ed economico l’opera strategica di adeguamento di A24 e A25. Le soluzioni avanzate dalla concessionaria prevedono, infatti, un impatto sulle tariffe assai modesto, andando così incontro a quella che è la domanda che arriva dai territori, di contenere cioè al massimo i costi per gli utenti e al tempo stesso di non impegnare denaro pubblico.