Subiaco – Via libera da parte del Consiglio Comunale di Subiaco, riunitosi il 19 aprile, all’apertura di un tavolo pubblico per l’elaborazione e redazione del progetto SPRAR da presentare alla Prefettura di Roma entro il 30 settembre prossimo.
Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati, meglio noto come SPRAR, è la rete degli enti locali che aderiscono al sistema di accoglienza integrata, abbracciando una soluzione proposta dal Ministero dell’Interno e da ANCI. Sono 640 i progetti attualmente attivati, oltre 1000 i comuni coinvolti e circa 26mila rifugiati e richiedenti asilo accolti. Sono molti, poi, i comuni che si stanno muovendo per l’inserimento all’interno di tale progetto SPRAR, tra cui Subiaco.
Lo SPRAR viene considerato come la misura di accoglienza in cui l’Ente Locale riveste un ruolo centrale, sia nella fase di progettazione che di controllo, avvalendosi della costituzione di un tavolo aperto alla partecipazione pubblica, con particolare riferimento ai gruppi consiliari, ai soggetti del terzo settore, al mondo dell’associazionismo e agli operatori locali.
“Si tratta di una scelta tanto coraggiosa quanto impegnativa, che offre alla nostra comunità l’occasione per dare una risposta concreta ad una delle crisi umanitarie più devastanti della storia dell’uomo. Subiaco non intende rendersi corresponsabile di ignavia e disinteresse per il destino di uomini e donne in difficoltà, ma vuole invece rendersi protagonista attivo di processi di inclusione finalizzati a restituire dignità e prospettive a esseri umani che provengono da territori martoriati.” Dichiara il Sindaco di Subiaco, Francesco Pelliccia, al termine della seduta consiliare.
Parlando di numeri, stando al “Piano Nazionale di Ripartizione dei Richiedenti Asilo e Rifugiati” e confermato dalla Prefettura di Roma, Subiaco accoglierebbe 3 richiedenti asilo e rifugiati ogni 1000 abitanti, per un totale di 33 persone. Tale criterio, fondamento del progetto SPRAR, è alla base del controllo del flusso migratorio, cosa invece non prevista in caso di mancata attivazione, a discapito della comunità ospitata e ospitante, per mezzo dell’intervento di soggetti privati, come l’esempio dei CAS.
“Si tratta, inoltre, di innestare sul territorio un nuovo sistema di welfare legato alle attività di accoglienza integrata, comprendendo tutto ciò che concerne l’accoglienza materiale (vitto e alloggio), servizi alla persona (assistenza socio-sanitaria, inserimento scolastico, orientamento al territorio e ai suoi servizi) e percorsi individuali di inserimento socio-economici, a disposizione anche di tutti gli altri cittadini che avrebbero a disposizione anche nuove opportunità e servizi. Ringrazio tutti i gruppi consiliari che con responsabilità hanno espresso il loro voto favorevole.” Conclude il Sindaco, Francesco Pelliccia.
La deliberazione è stata poi ulteriormente emendata da parte dei gruppi consiliari Subiaco Bene Comune e Insieme per Subiaco, prevedendo anche l’istituzione di un apposito comitato scientifico da costituire con professionisti del settore, anche con il supporto dell’ANCI.
Il documento è stato approvato con i voti favorevoli della maggioranza e del consigliere Trombetta, mentre hanno espresso voto contrario i consiglieri Ormetti, Berteletti e Rocchi.
E quindi, oltre al primario ausilio umanitario che la Città di Subiaco vuole attivare, lo SPRAR rappresenta anche una sfida legata a nuove risorse che la multiculturalità potrebbe generare.