Subiaco – L’ alta Valle dell’Aniene, il punto di riferimento dei borghi incastonati tra i Simbruini, la città di grandi uomini e donne, di arte cultura e bellezza naturalistica indscrivibile, sormontata dalla Rocca dei Borgia che con sguardo attento osserva il degrado di opere architettoniche urbane, costruite e lasciate a morire a se stesse, ove l’incuria regna sovrana.
Vive al di sotto della “Rocca”, vicino le sponde del fiume Aniene in Via Carlo Alberto Dalla Chiesa, una fontana in stile moderno a forma di “ Mezzaluna“.
Un’ opera di interessante styling, ma purtroppo non funzionante, da anni è stata trascurata e lasciata alla desolazione della rovina senza nè manutenzione, nè riammodernamento. Tra atti vandalici e deterioramento del blocco stesso, questa splendita città ha un cancro non curato.
Subiaco si presenta apparente bene agli occhi dei turisti che si dirigono in centro verso i monasteri Benedettini, tuttavia appena si abbandonano le strade principali e ci si sposta verso le periferie o strade secondarie la negligenza è il tratto caratteriale più evidente. Le strutture cadono in pezzi, rovi aggrovigliati, staccionate cadenti e pericolanti, asfalto saturo di buche, insomma un delirio di supeficialità.
Con l’augurio che tali orrori possano essere sostituiiti dalla capacità di mantenere viva e splendente questa città d’estasi.