SUBIACO – È stata formalmente presentata questa mattina la candidatura di Subiaco a città della Cultura della Regione Lazio 2018.
La candidatura è stata presentata in forma associata con i Comuni di Agosta, Arcinazzo Romano e Rocca S. Stefano. Successivamente ha aderito anche il Comune di Canterano.
Diversi i partner istituzionali che hanno voluto formalmente sostenere il progetto: dalla Comunità Montana dell’Aniene, al Parco dei Monti Simbruini, all’Abbazia Territoriale di Subiaco, alla Biblioteca Angelica di Roma (che detiene uno degli originali del “De oratore” di Cicerone, primo libro stampato in Italia, a Subiaco, nel 1465), agli Istituti scolastici del Territorio: dall’Istituto Comprensivo, all’Istituto d’Istruzione Superiore “Braschi-Quarenghi.”
Perché la Città di Subiaco ha inteso candidarsi a “Città della Cultura della Regione Lazio”?
“La partecipazione a tale opportunità – si legge sul dossier presentato – appare doverosa per una serie di ragioni imprescindibili. Subiaco detiene infatti primati culturali di rilevanza nazionale ed internazionale che devono divenire patrimonio consapevole della Regione Lazio e leve di sviluppo sociale, culturale ed economico per la città e per l’ intera area della Valle dell’Aniene.”
Il primato della Stampa, la secolare tradizione cartaria, la presenza permeante di S. Benedetto, i fasti del rinascimento con la presenza di influenti famiglie nobiliari sul territorio gli elementi caratterizzanti della proposta progettuale.
Il piano presentato prevede sia interventi strutturali, con la riorganizzazione dei siti museali e di alcune dorsali del centro storico, sia interventi immateriali (eventualmente finanziati con la quota regionale in caso di aggiudicazione del titolo) sul filone dei temi principali che animeranno la città per un anno intero e dovranno prepararla anche alla riapertura del Teatro Narzio, prevista da programma nel 2019.
“Da parte mia e dell’Assessore alla Cultura Angela Marocchini – ha spiegato il Sindaco Francesco Pelliccia – ci teniamo a ringraziare i tantissimi contributi che ci sono arrivati e tutti gli attori territoriali che hanno fornito, con totale spirito di servizio alla città, un contributo sostanziale e di qualità alla proposta progettuale. Senza l’impegno di molti non avremmo potuto sviluppare un programma coerente e ambizioso in così poco tempo. Ora non ci rimane che sperare in una positiva valutazione, ma comunque il lavoro messo in campo costituirà un patrimonio della città e una linea programmatica forte da seguire nell’ambito dello sviluppo culturale del territorio di Subiaco e della Valle dell’Aniene”.
La Regione Lazio selezionerà le tre città finaliste entro il prossimo 30 settembre.